Mentre aumentano le pressioni per arrivare ad una conclusione positiva e in breve tempo del negoziato sul trattato transatlantico fra UE e USA, è proprio da un rappresentante della Commissione europea che arriva un inaspettato assist agli oppositori dell’accordo, già forti della imponente manifestazione che ha visto scendere in piazza a Berlino sabato scorso centinaia di migliaia di persone a sostengo della campagna STOP-TTIP. L’occasione per riaccendere la polemica la dà un’intervista rilasciata dalla Commissaria al commercio, la svedese Cecilia Malstroem, al quotidiano inglese Independent, in cui alla domanda su se fosse ancora convinta di sostenere il trattato nonostante le proteste in corso, ha risposto che “Il mio mandato non lo ricevo dai cittadini europei”, un’incauta dichiarazione che può essere facilmente interpretata come una conferma che a guidare i negoziati siano più gli interessi delle lobbies delle multinazionali che quelli dei Paesi membri.
Le preoccupazioni e i dubbi principali si concentrano sulle conseguenze che il Trattato avrebbe sul settore agroalimentare, che in Ue risponde a standard di qualità – come quelli previsti per i prodotti a Indicazione geografica che rappresentano un vero e proprio patrimonio produttivo e culturale, soprattutto per i paesi del Mediterraneo, Italia in testa – e sicurezza molto più elevati di quelli statunitensi. Il rischio è che il TTIP porti ad una uniformazione al ribasso degli standard, per adeguarli al mercato USA, compromettendo di fatto la sostenibilità economica del settore.
Fonte: Italia Oggi