Le Associazioni rappresentative della filiera olivicola italiana chiedono con urgenza di modificare i limiti di alcuni parametri, come l’acido eptadecenoico, attualmente previsti dalla normativa UE per la commercializzazione dell’olio extravergine d’oliva. La richiesta è quella di portare il limite degli acidi eptadecenoico, eptadecanoico, eicosezenoico dall’attuale 0,30 allo 0,50% e di modificare il limite degli steroidi totali.
Il limite stabilito in alcuni casi si rivela eccessivamente basso, e la sua applicazione in senso restrittivo rischia di mettere fuori commercio ingenti quantitativi di olio extravergine di oliva italiano di ottima qualità, compresi alcuni oli DOP, per lo sforamento di un unico parametro. Un provvedimento che avrebbe il paradossale effetto di danneggiare l’olio d’oliva extravergine Made in Italy proprio nell’annata che segna il recupero in senso positivo della produzione, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Agrisole