Quadruplica la produzione 2015 del Asolo-Prosecco DOP Extra Brut, prevista in 200 mila bottiglie contro le 50 mila del 2014. A dirlo è il Consorzio Vini Asolo Montello che, con la modifica del disciplinare del 2014, oggi è l’unica denominazione nel panorama del Prosecco che può definire la tipologia Extra Brut nelle bottiglie prodotte con la Docg.
La notizia giunge il 14 dicembre, data storica per la DOP Asolo-Prosecco. «Oggi ufficialmente abbiamo superato quota cinque milioni di bottiglie imbottigliate», dice il presidente del Consorzio di Tutela, Armando Serena. «Precisamente, siamo a cinque milioni e ventimila bottiglie. Un risultato che ci fa guardare fiduciosi agli anni avvenire, il nostro Consorzio ha molti spazi di crescita».
Una scelta lungimirante, quella dell’Extrabrut, che oggi sta raccogliendo importanti risultati, avendo visto per primo un cambiamento nelle abitudini dei consumatori verso gusti secchi, preferendoli a quelli amabili. E all’Extra Brut si sono avvicinati diversi nuovi produttori. «La conferma della nostra scelta arriva anche dagli Stati Uniti – commenta ancora Serena- che storicamente si è sempre dimostrato un mercato interessato all’acquisto di vini dolci; la California, ad esempio, dimostra molta curiosità nei confronti dell’Extra Brut e la conferma è una continua crescita delle vendite».
L’ Asolo-Prosecco DOP, nella versione Extra Brut, spiega il Consorzio, mette in risalto la forte identità delle colline di Asolo, dove il terreno è per natura predisposto a vini di maggiore struttura, ha una struttura caratterizzata da un estratto secco mediamente più elevato, con una spumantizzazione a residuo zuccherino compreso tra tra 0 e 6 grammi/litro in seconda rifermentazione.
Fonte: Corriere.it