Il tavolo di filiera Mipaaf ha deciso il prezzo del latte sarà tarato su costi e mercato. Un nuovo sistema base di indicizzazione del prezzo del latte, basato su un meccanismo oggettivo che tiene conto dei costi di produzione e dell’andamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed estero. A definirlo, ieri in una riunione al Ministero delle politiche agricole un Comitato consultivo per l’accordo di filiera, in cui l’industria lattiera ha confermato l’impegno a definire un modello di contratto standard e di promuovere tra i propri associati l’utilizzo degli indici elaborati sul sistema base nei contratti che verranno stipulati per l’acquisto di latte.
La grande distribuzione, invece, ha presentato al tavolo un marchio che consentirà di individuare sugli scaffali omogenea i prodotti lattiero caseari di origine 100% italiana. Il ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina, ha invece firmato il decreto di ripartizione degli aiuti diretti alle imprese di allevamento per il latte prodotto e commercializzato nei mesi di dicembre 2015, gennaio e febbraio 2016: in ballo 25 min di euro previsti per il settore zootecnico dall’intervento straordinario europeo. L’impatto stimato della misura è di 1 centesimo per litro di latte venduto alla stalla. Il decreto è stato già trasmesso ad Agea per l’erogazione dei contributi a circa 36 mila allevatori.
Il sistema base elaborato sul latte prende in considerazione quattro gruppi di riferimento selezionati:
– prodotti a medio-bassa stagionatura (Provolone Val Padana fresco e maturo, Mozzarella, Gorgonzola, Italico);
– prodotti a elevata stagionatura (Parmigiano Reggiano e Grana Padano in vari gradi di stagionatura);
– prodotti esteri (Latte scremato in polvere Francia, Oceania e Germania, Edamer Germania, Latte intero in polvere Germania);
– input di produzione (mais, farina di soia, sorgo, crusche, farinacci).
Fonte: Italia Oggi