Costi elevati per la manutenzione, mercato chiuso e allevatori poco propensi a investire e collaborare. Un duro colpo per il formaggio Nostrano Valtrompia DOP e la filiera. La Cooperativa era tra i soci fondatori del Consorzio di tutela del Nostrano. Aveva iniziato la sua attività a settembre del 2013 riaprendo il caseificio comunale di Pezzaze, che in pratica non era mai decollato. Racconta Ivano Porteli, uno dei soci: «C’era un piano industriale e grande entusiasmo quando abbiamo iniziato: avevamo avuto promettenti contatti, tra gli altri, con gli Odolini dei supermercati e grossi operatori come Ambrosi.
Ma poi, per una serie di problemi legati al prezzo e alle quantità, il mercato non ci ha dato soddisfazione. Siamo entrati nel Consorzio Nostrano Valtrompia DOP, ma tra gli allevatori non abbiamo trovato nessuno disponibile agli investimenti in stalla per adeguarla al suo severo disciplinare che regola tutta la filiera della produzione. Siamo entrati nel Consorzio Nostrano Valtrompia DOP, ma tra gli allevatori non abbiamo trovato nessuno disponibile agli investimenti in stalla per adeguarla al suo severo disciplinare che regola tutta la filiera della produzione. Di fronte a spese fisse alle quali non corrispondeva adeguata vendita delle formagelle, abbiamo chiuso».
Fonte: Brescia Oggi