Sono stati proclamati a Perugia i vincitori della XXIV edizione dell’Ercole Olivario, prestigioso concorso dedicato alle eccellenze olivicole del Bel Paese, indetto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia e il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano.
I numeri della XXIV edizione, a cui ha partecipato anche la Fondazione Qualivita con il Direttore generale Mauro Rosati: 249 gli oli partecipanti, provenienti da 17 regioni della Penisola. 100 i finalisti, di cui 51 a denominazione d’origine (DOP e IGP) e 49 Extra; tra questi ben 30 biologici. E non è stato facile il compito svolto durante la fase finale della competizione dai 16 degustatori, eminenti esperti del settore, facenti parte della Giuria Nazionale, che hanno esaminato i “campioni” selezionati dalle 17 Commissioni Regionali. Elevatissimo è risultato infatti lo standard qualitativo di questa edizione, che ha visto dunque l’extravergine italiano riscattarsi dopo un’annata, quella 2014-2015, decisamente sfortunata.
Umbria e Lazio le regioni che si sono aggiudicate il maggior numero di premi, con tre riconoscimenti a testa, seguono, con uno, Toscana, Puglia, Calabria, Liguria, Abruzzo e Sardegna.
“Quest’anno – ha commentato Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato di Coordinamento del Concorso – oltre all’attività di selezione del Concorso, abbiamo voluto offrire dei servizi che potranno essere utilizzati dalle imprese come strumenti per favorire la propria crescita nel settore. Un primo servizio riguarda il miglioramento del livello di digitalizzazione: a tutti i 249 partecipanti verrà fornito uno studio sulla presenza on-line della propria azienda, con indicazioni per ottimizzarne la visibilità. Il secondo supporto è rivolto alla trasparenza delle etichette: grazie alla collaborazione con Agroqualità verrà fatta una verifica sulla presenza degli elementi obbligatori previsti dai Regolamenti europei e relativi decreti attuativi in materia di etichettatura. L’internazionalizzazione è il terzo ambito di attività per il quale desidero ringraziare ancora l’agenzia ICE, che svolge un ruolo fondamentale per la promozione del Made in Italy nei mercati esteri. Ringrazio inoltre il CREA, Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia, che ha seguito con impegno e professionalità le selezioni regionali”.
Fonte: www.ercoleolivario.net.