Sono 201 gli alimenti con indicazione geografica (DOP e IGP) per i quali si chiede lo scudo sul mercato USA insieme a 22 denominazioni di vini. Questi ultimi si andrebbero ad aggiungere ai sei vini già tutelati dall’accordo UE-USA sul vino siglato nel 2006. Un ulteriore stop riguarderebbe le etichette fuorvianti. Queste sono le richieste che la Commissione Europea ha presentato in un documento alla delegazione USA nell’ambito del negoziato per il Ttip, ovvero, il Trattato di libero scambio UE-USA, il cui testo è stato reso pubblico lo scorso 21 Marzo.
In linea generale, la filosofia adottata per i prodotti a indicazione geografica ricalca il modello del Ceta, cioè, l’accordo UE-Canada. L’accordo tra Bruxelles e Ottawa prevede il riconoscimento automatico per 145 alimenti DOP europei con relativa tutela rinforzata. Allo stesso modo, la Commissione Europea ha chiesto ai negoziatori americani di riconoscere 201 DOP alimentari e 22 denominazioni di vini e alcolici, tra cui la grappa e 41 prodotti italiani, tra formaggi, salumi, frutta e olio extravergine. L’UE vorrebbe inoltre vedere sanata la questione dei cosiddetti nomi “semi-generici” derivati dall’accordo UE-USA del 2006 sul commercio dei vini. Gli USA considerano tali 17 denominazioni, come Champagne o Marsala, che possono essere usate dai produttori americani. La Commissione ha chiesto, quindi, il riconoscimento dell’esclusività agli europei.
Fonte: Italia Oggi