Vinitaly ha chiuso ieri i battenti con 13omila operatori da 14o nazioni, quasi 5omila le presenze estere, con 28mila buyer, in aumento del +23% grazie al potenziamento delle attività di incoming di Vinitaly e del Piano di promozione straordinaria del made in Italy. Il fuori salone Vinitaly and che City ha registrato 29mila presenze, separando la strategia di diversificazione dell’offerta per gli operatori professionali per Vinitaly, da quella rivolta ai wine lover, con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali a Verona.
«Da questa edizione emergono segnali interessanti sia dall’estero che dal mercato interno – spiega il dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani – In particolare, aumentano i buyer da USA (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+13o%), Giappone (+21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18%). Dati positivi anche dal fronte interno, con gli operatori dal Centro e Sud Italia cresciuti mediamente del 15 per cento».
Fonte: Il Sole 24 Ore