Si potrà produrre più formaggio senza pagare la contribuzione differenziata, ma quando verrà superato il tetto produttivo si pagherà di più. Questo concetto è alla base della nuova politica del Consorzio di tutela del Grana Padano DOP che aveva approvato il piano produttivo valido per il triennio 2016-2018 nel dicembre del 2015 “allargando le maglie”. Recentemente, in occasione dell’assemblea annuale del 19 aprile scorso, è arrivata un’integrazione al piano produttivo. Ci dovrà essere “un’equa correlazione tra valore del Grana padano e quello del latte ad esso destinato” con l’obiettivo di “stabilizzare il mercato di redditi dei produttori del latte garantendo un’equa distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera“.
Scritto nero su bianco e approvato dal Conslgio di amministrazione che si è appena formato e che il prossimo 2 maggio eleggerà presidente e giunta. Un piano produttivo che – come ricordano il Presidente del Consorzio Cesare Baldrighi e il Direttore Stefano Berni – è stato sollecitato anche del Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina proprio per rispettare il principio di una distribuzione corretta del valore lungo la filiera.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Agrisole