Con regole certe su cui contare, una ventina di varietà protette dall’ala dell’IGP e un Consorzio Tutela che ha intenzione di battere nuove strade nel mondo del marketing, per così dire, `di massa’, arriva una nuova stagione per la Ciliegia di Vignola IGP. Tempo una settimana, infatti, e nei bar delle spiagge della riviera romagnola faranno il loro esordio le `rosse’ di Vignola. Confezionate in modo accattivante in un bicchiere da 250 grammi che dovrebbe lanciarle come snack estivo da consumare a passeggio sul lungomare o sotto l’ombrellone.
«In molte spiagge, nei bar, si trovano fragole e macedonie – ha spiegato ieri Walter Monari, ex coordinatore del Consorzio della Ciliegia e della Susina che ha appena assunto il doppio ruolo di tecnico delegato al Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola IGP e di direttorre del Mercato ortofrutticolo locale -, quindi credo che anche la ciliegia possa avere successo in quello stesso contesto. Vediamo come va: valutiamo i risultati e poi tiriamo le somme. Magari il prossimo anno ci troviamo ad allargare l’iniziativa perché ha preso piede…». E gli stessi snack `a bicchiere’ dovrebbero comparire a breve anche in alcuni supermercati della zona, vicino alle casse.
«Quest’anno la produzione – sostiene – dovrebbe assestarsi su un 25-30% in meno come quantità, ma per la qualità non è detto che sia un male, anzi. Spesso, come è successo l’anno scorso, si supera la media di 50mila quintali, ma oltre quella soglia si finisce per lasciare il resto sugli alberi perché il prezzo si abbassa e non conviene più raccogliere. Stavolta la quantità sarà sotto la media, ma se non piove troppo le ciliegie saranno migliori». Sull’Igp, poi, Monari fissa un obiettivo per `abbracciare’ sempre più produttori: «Vorremmo arrivare – dice – a mettere il marchio sul 60% della produzione. Il nuovo disciplinare potrà aiutarci in questo, perché ci permette di inserire altre varietà senza dover passare dal Ministero: basta l’ente certificatore».
Fonte: Il Resto del Carlino