Alla Real Cantina Borbonica di Partinico (Palermo) è stata posta la prima pietra per la costituzione del Consorzio Olio Sicilia IGP, su iniziativa della delegazione palermitana della Confederazione italiana agricoltori. La proposta mira a unire in un solo organismo tutta la filiera siciliana – produttori, frantoi, imbottigliatori e distributori – per poter cogliere al meglio il recente riconoscimento avuto dall’Unione Europea, ed è stata lanciata nel corso del convegno “Olio Sicilia IGP un’opportunità di crescita”. “L’Europa ha finalmente riconosciuto quella che è una delle eccellenze siciliane, ma c’è il rischio che di questo importante risultato possano avvantaggiarsi solo alcuni attori della filiera. Con la creazione del consorzio, la Cia vuol riequilibrare i ruoli all’interno della filiera, un organismo che punti alla crescita del settore e che nasca dall’unione di tutte le forze”, ha detto Antonino Cossentino, presidente della Cia Palermo.
“Abbiamo da oggi – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici – la possibilità di far vincere il campionato all’olio siciliano, tutto ciò dipenderà dalla capacità che avranno i nostri produttori a cogliere la sfida di valorizzare la filiera e promuovere ricerca e innovazione per migliorare la qualità. I criteri che abbiamo impresso al nuovo Psr puntano a favorire l’aggregazione tra i produttori, la chiusura della filiera, la tracciabilità e soprattutto una strategia comune di tutto il comparto che guardi ai mercati internazionali”. Il valore medio della produzione siciliana di olio di oliva negli ultimi anni, secondo i dati della Regione, è stato di 160 milioni di euro, 350 mila le tonnellate di olive prodotte, 50 mila quelle di olio. Di questo il questo il 15% è destinato all’autoconsumo, il 45% al mercato regionale, il 30% a quello nazionale e solo il 10% all’export.
Fonte: Palermo Today