Una filiera, quella della Mozzarella di Bufala DOP, che coinvolge 15mila persone, di cui il 34% composto da giovani (under 32) e con oltre un addetto su tre donna. Numeri del comparto sono in forte crescita: lo scorso anno i caseifici hanno registrato un aumento di produzione del +8,5%, passando dalle 38mila tonnellate del 2014 a oltre 41mila del 2015, per un fatturato di circa 330 milioni di euro. L’export registra nel 2015 un incremento del +37%: fanno da traino Paesi come Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, con forte crescita nelle nazioni dell’Est Europa (Polonia, Bulgaria, Romania e Grecia), e nei Paesi Bassi (+28% nell’ultimo triennio) e l’interesse dei nuovi mercati (Cina, Libano, Singapore, Kuwait, Cile e Perù).
Di questo successo parla Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP: “Il consumatore premia la qualità e non è stupido. La qualità dei nostri produttori è fondamentale: nonostante la produzione sia in netto aumento, gli standard qualitativi sono molto alti. A livello di macroeconomia quando crescono i quantitativi diminuisce la qualità, cosa che non si è verificata nella Mozzarella di Bufala Campana DOP. Rispetto ad altri settori DOP abbiamo la peculiarità di avere un legame biunivoco tra produttori di latte e caseifici: il 98% del latte di bufala va a mozzarella, a differenza del latte di vaccino che va adoperato per svariati altri usi alimentari”.
E Saccani illustra anche i prossimi passi del Consorzio, organismo costituito da giovani imprenditori tutti sotto i 32 anni di età: “Il Consorzio deve investire su pochi filoni ma che sono fondamentali ed è un dovere nei confronti di tutti i giovani che stanno investendo nel comparto: Sono convinto che si debba investire sulla ricerca, sui giovani e sulla formazione. Ma bisogna investire sul territorio e sulla zootecnia. Ci saranno delle fortissime sinergie con il mondo dei beni culturali, che verranno presentate in occasione dell’Assemblea del Consorzio il prossimo 1° luglio alla Reggia di Caserta. Presenteremo dei progetti legati ai beni culturali ed al turismo”.
Infine il direttore, che non nasconde la presenza di criticità nel comparto legati soprattutto alla logistica, conferma le grandi prospettive della filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP: “Con le particolarità del territorio e le difficoltà del prodotto sono incredibili i numeri e i successi ottenuti da questi imprenditori. Abbiamo a che fare con imprenditori ed allevatori di primo piano a livello comunitario. Non conosco nessuna DOP, e mi riferisco a quelle che hanno un certo tipo di fatturato, che abbiano un trend di crescita costante negli ultimi quindi anni. E aumentata del +130% la produzione ed il fatturato. Per cui tanto di cappello alla base imprenditoriale che porta avanti questo settore”.
Fonte: Corriere del mezzogiorno – Corriere Economia