Un marchio per etichettare la carne suina made in Italy, super moratoria per gli allevatori indebitati e conferma delle compensazioni Iva. Ieri il ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina, ha presentato le azioni che il dicastero intende avviare a supporto della suinicoltura nazionale. Lo ha fatto a Brescia, al tavolo nazionale della filiera suinicola, a cui siedono l’assessore all’agricoltura della regione Lombardia Gianni Fava, i rappresentanti del ministero della salute e le principali organizzazioni di rappresentanza del mondo allevatoriale, della trasformazione,della mangimistica, della distribuzione e vendita.
Martina propone, in particolare, cinque azioni: – la conferma della compensazione Iva per le carni suine anche il 2017; – allargamento e semplificazione della moratoria dei debiti degli allevatori con il pagamento diretto degli interessi dei mutui sostenuti; – la creazione di un marchio unico nazionale per i regimi di qualità, che aiuti anche a valorizzare i tagli di carne suina italiana non utilizzati per la produzione di prosciutti DOP; – il sostegno all’export attraverso un rafforzamento dell’azione diplomatica per la rimozione delle barriere sanitarie a partire dal mercato cinese; – l’attuazione di campagne di comunicazione e promozione a sostegno di tutto il sistema suinicolo nazionale. «Con altri paesi proporremo al prossimo consiglio di prorogare lo stoccaggio privato delle carni suine, ma servono anche misure strutturali», ha spiegato Martina.
«Chiederemo sostegni concreti per l’export e che la suinicoltura possa essere considerata nel 1° pilastro PAC. A livello nazionale abbiamo voluto condividere una serie di azioni operative», ha aggiunto il ministro. «A metà luglio a Roma ci sarà una nuova riunione proprio per dare conto dell’avanzamento lavori». Alleanza delle Cooperative ha espresso «la necessità che si giunga a un sistema di etichettatura d’origine per le carni fresche e trasformate», mentre per Confagricoltura «le proposte del ministro sono una buona base di partenza. Ma occorre proseguire ora su Iva agevolata ed etichettatura».
Fonte: Italia Oggi