La pioggia prevista in queste ore dovrebbe dare il “tocco finale” alle uve, garantendo una qualità che si annuncia di livello assoluto. Dopodiché sulle colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP la vendemmia potrà entrare nel vivo.
«La maturazione è in ritardo di una decina di giorni rispetto allo scorso anno conferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Presecco -. Finora solo alcuni hanno raccolto le uve delle viti del secondo e terzo anno soprattutto nel coneglianese. I produttori attendono la pioggia, poi da lunedì a fine settembre, a seconda delle zone, verrà raggiunto lo stato ottimale di maturazione e scatterà appieno la vendemmia» Le prospettive, sotto il profilo della qualità futura del vino, sono molto confortanti: «Gli zuccheri e gli acidi, in particolare l’acido malico, che è il precursore della freschezza del prosecco, sono in quantità ottimale per dare un’annata da considerarsi eccezionale – spiega Nardi -. Sono aspettative che derivano, in special modo, dal fatto che fin dai primi di agosto si sono verificate escursioni termiche significative tra giorno e notte: di giorno il sole ha fatto maturare l’uva, con un accumulo di zuccheri, mentre le temperature notturne più fresche hanno permesso la conservazione degli acidi».
Riguardo alle quantità, invece, le stime sono in linea con la produzione 2015: «C’è qualche grappolo in più sulle viti – nota il presidente – ma con un peso medio leggermente inferiore, poichè nel periodo della fioritura, tra maggio e giugno, la pioggia e le temperature più basse hanno reso il grappolo abbastanza spargolo (cioè con chicchi più radi, ndr)». Ci si dovrebbe attestare, quindi, intorno ai 135 quintali, con un 15-20% di tolleranza.
Fonte: il Gazzettino di Treviso