Otre 20 euro al chilo. Questo il prezzo di vendita della Fontina DOP al Salone del Gusto di Torino. L’assessore regionale all’Agricoltura, Renzo Testolin, ha spiegato il motivo durante la presentazione del concorso Fontina d’Alpage 2016 a Valgrisenche. Ponendo l’accento sull’importanza di definire per la Fontina DOP «un prezzo che possa essere significativo, perché dietro c’è un lavoro che va remunerato».
Il presidente del Consorzio Tutela Fontina Dop, Livio Vagneur, ha però denunciato un atteggiamento che potrebbe mettere in crisi la Fontina DOP: «La Denominazione di origine protetta è un patrimonio culturale europeo – ha detto – e va salvaguardata non solo da chi commette illeciti, che vengono sanzionati, ma anche dai comportamenti dei produttori. Non sempre infatti ci si avvale della DOP, preferendo un’altra strada, più facile: Ma la qualità della DOP funge anche da controllo sulla filiera». Vagneur si riferisce a coloro che producono un formaggio come la Fontina, senza però seguire il disciplinare che le garantisce il nome e la Denominazione di origine protetta. «E una tendenza che si sta espandendo – ha detto ancora Vagneur -, non è illecita ma è ugualmente pericolosa, non sono comportamenti penalmente sbagliati ma sono moralmente scorretti».
Fonte: la Stampa