Il prossimo 28 novembre il Testo Unico della vite e del vino diventerà legge. L’annuncio venuto con un twitt del ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ha chiarito che il ddl, che semplifica in 91 articoli le attuali 4mila pagine di provvedimenti e che promette di dimezzare gli adempimenti burocratici per le aziende, dopo due anni dilavoro è ora giunto al rush finale. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale è prevista massimo entro il prossimo 4 dicembre.
Il Testo Unico nei giorni scorsi è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Agricoltura del Senato che ha dovuto però inviarlo di nuovo alla Commissione Agricoltura della Camera perché «ritoccato» con alcuni emendamenti. La principale modifica (insieme a due piccole correzioni relative a riferimenti normativi errati) è stata richiesta dalla Commissione Giustizia del Senato e riguardale sanzioni previste in caso di contraffazione dei contrassegni stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato o da altre tipografie autorizzate. In sostanza si tratta dei «collarini» che cingono il collo delle bottiglie Docg e di quelle Doc che ne fanno richiesta.
Grande soddisfazione è stata espressa dall e organizzazioni della filiera vino. “Un ddl che ha visto impegnati – si legge in una nota congiunta di Federdoc, Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini e Assoenologi – tutti i gruppi parlamentari e le organizzazioni del settore vitivinicolo, uniti dal comune intento di semplificare, innovare e valorizzare un comparto strategico per il madeinltaly”.
Fonte: Il Sole 24 Ore