Nel 2016 tra prodotti dell’agricoltura, cibi e bevande, l’Italia ha esportato oltre 38,3 miliardi di euro, facendo registrare una crescita annua del +4%, anche se permane un deficit commerciale dovuto all’entità delle importazioni pari a 42,9 miliardi di euro e cresciute del +5,5%, per uno sbilancio superiore ai 4,5 miliardi di euro: è quanto emerge dall’analisi degli ultimi dati sul commercio offerti dall’Ufficio studi della Cia-Agricoltori Italiani.
EXPORT – Oltre il 65% delle vendite all’estero dell’agroalimentare made in Italy (25,1 miliardi di euro) è stato realizzate all’interno del mercato comunitario: la Germania (6,7 miliardi di euro, +4%) si conferma primo sbocco commerciale per l’Italia, seguita dalla Francia (4,2 miliardi di euro, +5,5%) e dal Regno Unito (3,2 miliardi di euro, +0,4%). Il mercato USA assorbe il 10% dell’export Food&Beverage italiano (3,8 miliardi di euro, +6,0%), mentre la Russia è un mercato praticamente annullato con poco più di 420 milioni di euro.
IMPORT – Sul fronte dell’import i 42,9 miliardi di euro tra prodotti dell’agricoltura e alimentari provengono per lo più da Paesi UE (oltre 30 miliardi di euro) e più di 4 miliardi dai territori del Sud-Est asiatico e del Mercosur. La Cina da sola ha esportato verso l’Italia 637 milioni di euro con le vendite alimentari aumentate del +5,5%.
Fonte: Cia.t