La denominazione Friuli DOC o Friuli Venezia Giulia DOC (già riconosciuta a livello nazionale e all’esame in Europa per l’inserimento nel registro comunitario) parte con il piede giusto: i viticoltori hanno infatti rivendicato, nel primo annodi vita, 1.500 ettari di vigne, il che significa che in quelle superfici sarà coltivata l’uva che poi darà vino imbottigliato con la nuova etichetta.
«E’ un dato molto positivo – annuncia Pietro Discontin, presidente delle DOC del Friuli Venezia Giulia -, penso che in futuro andrà ancora meglio. Ed è proprio per seguire con attenzione la crescita della DOC Friuli che puntiamo a un unico Consorzio delle DOC, per unire forze ed esperienze». Anche l’assessore regionale all’Agricoltura Cristiano Shaurli ha rivendicato i meriti di «aver realizzato una DOC unitaria dopo 40 anni che se ne parlava» e ha aggiunto: «si tratta di un’opportunità in più per tutti, servono unità e responsabilità per far crescere ancora il movimento».
Fonte: Messaggero Veneto