SCENARIO POLITICO/NORMATIVO: Una notizia da segnalare dai #Tribunali europei: la Commissione Europea è alle prese con la vicenda sul Teran, la denominazione protetta di vino registrata dalla Slovenia ma richiesta anche dai produttori croati. Dopo due anni di colloqui senza risultato tra Zagabria e Lubiana, l’Esecutivo UE ha presentato un atto delegato che nei prossimi mesi potrebbe riconoscere come legittimo l’utilizzo in deroga della denominazione del vitigno Teran esclusivamente al vino croato “Hrvatska Istra”. La Slovenia continua a opporsi alla decisione. Questo rischia di complicare anche l’iter per la DOP transfrontaliera Terrano, avviato con l’Italia alla fine del 2015. Secondo fonti del Mipaaf, il progetto è in buono stato di avanzamento, con i vignaioli del Carso italiano e sloveno che hanno definito le regole sui requisiti della DOP. La Commissione Europea aveva accolto con favore il progetto vedendo in una DOP Italia-Croazia-Slovenia un modo di risolvere la contesa tra i due paesi dell’ex-Jugoslavia, ma Lubiana non facilita questa soluzione perché pone come condizione l’esclusione dei croati.
Sul fronte normativo, diverse sono le #leggi nazionali e europee e gli #accordi internazionali che incidono sulle Indicazioni Geografiche: per le DOP IGP ancora in via di definizione, che pagano l’assenza dell’importante regia di un Consorzio di tutela riconosciuto, l’impresa può richiedere l’autorizzazione per utilizzare nell’etichettatura il riferimento a una denominazione d’origine protetta o a una Indicazione Geografica protetta al Mipaaf (nota del 9 febbraio 2017): l’autorizzazione concessa non potrà essere ceduta, neanche in subconcessione, a terzi, né a titolo gratuito né a titolo oneroso e l’utilizzatore dovrà sottoscrivere l’impegno a registrare mensilmente il numero di confezioni del prodotto composto, elaborato o trasformato, contenenti il riferimento ad una DOP IGP prodotte, a trasmettere una scheda tecnica che descriva il prodotto composto, elaborato o trasformato, nonché a comunicare la sede dello stabilimento in cui avverrà la produzione. Continua ancora la vicenda Pac campagna 2017, le cui istanze iniziali potranno essere presentate con una doppia scadenza dal 15 maggio 2017 e quelle di modifica dal 31 maggio 2017 mentre le domande potranno essere presentate con un ritardo di 25 giorni civili successivi rispetto al termine previsto del 15 maggio e, quindi, fino al 9 giugno 2017 (circolare del 17 febbraio 2017 n. 14300). Mentre in Italia il Consorzio della Nocciola del Piemonte IGP sta aspettando i 4 aprile per la prima udienza presso il Tar del Lazio a seguito della registrazione da parte del Mipaaf della dicitura “Tonda Gentile delle Langhe”, i Paesi Bassi hanno avviato la procedura di cancellare dal proprio registro delle varietà vegetale incriminata. La Regione Sardegna, in particolar modo il Consorzio Pecorino Sardo DOP, per risolvere alcune criticità sul prodotti lattiero caseari DOP ha adottato il “pegno rotativo” che rappresenta una forma di garanzia sui formaggi a media e lunga stagionatura. Con il pegno rotativo il trasformatore può ricevere un sostegno finanziario dalle banche, mettendo a pegno le proprie riserve casearie collocate in locali di stoccaggio e si realizza con la sostituzione delle forme sottoposte a pegno con quelle nuove da stagionare. Riguardo gli accordi internazionali mentre impolvera nel cassetto il TTIP, è stato approvato il 15 febbraio dall’Europarlamento il CETA, acronimo che sta per “Comprehensive Economic and Trade Agreement”, accordo di libero scambio tra UE e Canada. Abolito il 99% dei dazi: Ottawa riconoscerà 145 Indicazioni Geografiche mettendo fine al dominio dei prodotti contraffatti. Grazie all’accordo il 92% dei prodotti agroalimentari UE potrà entrare in Canada. Al più tardi dal primo aprile potrà entrare in vigore al 95%. Il CETA, tra le altre cose, introduce un quadro di riferimento per la disciplina delle Indicazioni Geografiche a cui sono riconosciuti uno status speciale e una maggiore protezione sul mercato canadese. Nello specifico, l’intesa prevede la coesistenza della denominazione “Prosciutto di Parma DOP” e del marchio “Parma” attualmente detenuto dalla società canadese Maple Leaf.
Sul fronte #contraffazione da segnalare che il Mipaaf, insieme a l’ICQRF, da febbraio sta effettuando decine di perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto all’interno di imprese attive nel settore suinicolo accusate di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio aggravata, che avrebbero utilizzato suini non ammessi dal disciplinare di produzione. L’operazione mira a tutelare le produzioni Prosciutto di Parma DOP e Prosciutto di San Daniele DOP. Il Consorzio Vini Valpolicella DOP ha presentato opposizione presso l’ufficio Marchi statunitense contro la richiesta di registrazione del marchio «Calpolicella», effettuata da un’azienda californiana, ed hanno ottenuto ragione. Infine, ottimi risultati per il Consorzio di tutela Vini Sicilia DOP che nell’ultimo anno ha intercettato 30 casi sospetti di violazioni delle regole di etichettatura e commercializzazione. Anche l’operazione “Aristeo” della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito di un’indagine in materia di contrasto alle frodi agroalimentari ed in particolare nella filiera di produzione della Mozzarella di Bufala Campana DOP, ha evidenziato come la sinergia tra i sistemi di certificazione e quello dei controlli funzioni perfettamente, andando a bloccare i falsi prodotti prima ancora che entrassero sul mercato.
AGGIORNAMENTI GURI E GUUE: In merito alle nuove #registrazioni 4 prodotti stranieri sono stati iscritti nella Gazzetta Europea mentre 7 IG straniere e 1 italiana (Ratafia Crociara IGP ) hanno fatto domanda di registrazione nella Gazzetta Italiana. E’ stata accordata una #protezionetransitoria per la Pitina IGP. Riguardo ai #consorzi confermato l’incarico a 11 organismi italiani e ne sono stati riconosciuti 3 di nuova formazione (Pinerolese DOP, Malvasia delle Lipari DOP-Salina IGP, Salame d’Oca di Mortara IGP); sono state approvate le modifiche dello statuto per il Consorzio di tutela dell’Asparago Bianco di Bassano DOP mentre non è stato sospeso nessun Consorzio dal proprio incarico di rappresentanza. Relativamente ai #disciplinari sono state pubblicate nella Gazzetta Europea 3 proposte di modifica da parte di prodotti stranieri e approvate le modifiche per il Pistacchio di Bronte DOP e la Schwäbische Spätzle IGP; pubblicate invece nella Gazzetta italiana 4 domande di modifica avanzate da prodotti stranieri e da 1 prodotto italiano (Limone Femminello del Gargano IGP). Hanno modificato il disciplinare il Soave Superiore DOP e lo Speck Alto Adige IGP.
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