Nei giorni scorsi si è tenuto al Ministero delle politiche agricole il Tavolo di filiera vino – a cui hanno preso parte i rappresentanti delle principali organizzazioni del settore alla presenza del Ministro Maurizio Martina – e nel quale sono stati raggiunti due risultati principali: apertura a una revisione dei criteri di spesa dei fondi promozione e individuazione di un interlocutore ministeriale per la messa a punto dei decreti attuativi del Testo Unico del vino.
Il responsabile vino della CIA, Domenico Mastrogiovanni, sottolinea che la presenza del Ministro Martina rappresenta di per sé un segnale importante, dopo un periodo di incertezza in seguito ai ricorsi al Tar registrati a partire dalla scorsa estate contro il bando nazionale (che ha assegnato 13 milioni sui 26 della dotazione gestita dal Mipaaf per l’annualità 2016-17). Durante questo periodo di incertezza, si era ventilata l’ipotesi che il Ministero per assegnare le risorse rimaste in sospeso intendesse adottare il criterio automatico delle attribuzioni “pro rata”: «Un criterio – spiega il responsabile vitivinicolo della Coldiretti, Domenico Bosco – che dovrebbe però prevedere un tetto ai finanziamenti per singolo progetto oppure per singolo beneficiario altrimenti si rischiano sperequazioni a favore delle grandi imprese». «Accogliamo invece con favore – spiega il direttore di Federvini, Ottavio Cagiano de Azevedo – la disponibilità mostrata dal Ministero a valutare ipotesi alternative al criterio del “pro rata”. D’altro canto affidarsi a meccanismi solo automatici, potrebbe evitare contestazioni, ma equivarrebbe a rinunciare a una strategia sugli investimenti».
L’altra novità importante emersa al tavolo è l’individuazione del capo di gabinetto del ministro Martina e della sua segreteria tecnica come gli interlocutori della filiera in vista dei decreti applicativi del Testo Unico della vite e del vino. Si attendono ora le proposte della filiera in particolare su capitoli come la riforma dei Consorzi di tutela o i sistemi di etichettatura alternativi alle fascette di Stato per garantire la tracciabilità dei vini. Infine ieri è stato finalmente varato il decreto ministeriale che posticipa dal 3o aprile al 3o giugno il periodo di moratoria delle sanzioni su eventuali irregolarità nella tenuta dei nuovi registri telematici di cantina.
Fonte: Il Sole 24 Ore