L’assemblea dei soci ha dato il via libera ieri sera al bilancio 2016 del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. L’esercizio – caratterizzato da un consolidamento del fondo consortile – chiude con poco meno di 2 milioni di ricavi. Da evidenziare l’ingresso di una quindicina di nuove aziende che porta il totale a quota 2.286. E l’incremento del patrimonio netto, determinato dalla registrazione dei marchi delle quattro denominazioni (Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi DOP) in diversi Paesi. L’assemblea ha dato anche inizio alle procedure di nomina del nuovo cda. Tra i componenti sarà successivamente eletto il nuovo presidente che subentrerà all’attuale, Christian Marchesini, a fine mandato.
La tutela delle denominazioni, l’attività di promozione all’estero, assistita da co-finanziamenti pubblici e la sorveglianza sul mercato hanno richiesto il maggior dispendio di risorse. «Solo sulla tutela delle nostre DOC e DOCG», sottolinea Olga Bussinello, direttore del Consorzio, «investiamo 290mila euro l’anno. Complessivamente 400mila se includiamo anche la sorveglianza. Per queste finalità ogni anno accantoniamo una quota cospicua di ricavi. Basti pensare che da inizio 2015 si possono contare tra diffide, opposizioni e cause civili, circa una trentina di procedimenti».
In assemblea, sotto i riflettori, anche l’impegno per la promozione. Le tappe estere lo scorso anno hanno toccato varie destinazioni: Vienna, New York, Praga, e Hong Kong. Altre iniziative hanno interessato Canada e Germania. Oltre a queste missioni, il Consorzio ha organizzato a Verona Anteprima Amarone, attività di incoming con l’obiettivo di creare esperienze sul territorio per i player stranieri e partecipato a Vinitalye al Blogger Tour. Presentate, infine, le attività 2017.
Fonte: L’Arena