«Oggi la Ribolla gialla è perfettamente tutelata. DOP si può fare solo nel territorio del Friuli Venezia Giulia: ferma e spumantizzata nel Friuli Colli Orientali DOP e nel Collio Goriziano DOP, solo nella versione spumantizzata in tutta la regione, con la nuova DOP Friuli/Friuli Venezia Giulia». Come dire: niente panico. L’ipotetico, annunciato, impianto di qualche barbatella di Ribolla in Sicilia non scuote l’assessore alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli che anzi stempera i timori per un possibile scippo dell’apprezzato vino friulano. «Impossibile – a sentir lui – quantomeno a breve termine».
Ma è il periodo medio-lungo quello in cui si cimenta l’intelligenza politica, chiamata a guardare oltre l’oggi, ad intuire, immaginare, progettare lo sviluppo, ed è naturalmente a quello che l’assessore titolare dell’Agricoltura in seno alla giunta Serracchiani ha già iniziato a guardare. «Per evitare dice chiaro – un nuovo caso Tocai». Due sono le ipotesi allo studio: aggiungere una menzione tradizionale al nome del vitigno – Ribolla gialla friulana oppure creare una DOP transnazionale insieme a Croazia e Slovenia che ne consenta la produzione solo in queste zone. «Ipotesi entrambe affascinanti, entrambe articolate». Il placet deve infatti arrivare da Bruxelles, passando dal ministero dell’Politiche agricole che nel frattempo ha già ricevuto nelle more dell’operazione fatta sul Pinot grigio – un incartamento riguardante il “caso” Ribolla gialla. «Abbiamo una modifica delle IGP, che oggi è al vaglio del Ministero, in base alla quale la Ribolla gialla si potrà fare solo con la Venezia Giulia IGP e non più con quella delle Venezie» fa sapere Shaurli.
Fonte: Messaggero Veneto