Annata difficile quella del 2017 per la Franciacorta DOP, a causa dell’inusuale freddo tra il 19 e il 21 aprile e di alcune grandinate delle scorse settimane. Secondo le stime fatte dal Consorzio per la tutela del Franciacorta, verranno prodotte 5.000.000 di bottiglie in meno rispetto allo scorso anno. «Ad essere colpito è stato circa il 50% dei vigneti – spiega il vicepresidente del Consorzio per la Tutela del Franciacorta, Silvano Brescianini -. La metà della Franciacorta, quindi, ha subìto questo danno: le zone sul lago per esempio sono state più fortunate, quelle invece verso la città hanno accusato maggiormente il colpo. Le piante danneggiate dal gelo svilupperanno nuove gemme e dei nuovi tralci, la cui produttività è stimabile dal 20 al 40 per cento. Certamente questa sarà una annata minima: ad oggi stimiamo almeno un terzo della produzione in meno rispetto agli altri anni». Non solo la produzione calerà. Il vino del 2017, quando andrà in vendita, sarà probabilmente più costoso perché più raro. La qualità, però, sarà ottimale.
Il Consorzio per la Tutela del Franciacorta a margine dell’ultima gelata ha inoltrato a tutte le aziende una comunicazione in cui si sottolinea un danno importante e generalizzato in tutto il territorio a seguito delle condizioni atmosferiche. Quando il gelo e la grandine si sono manifestati, lo spettacolo nelle campagne era desolante: i filari sembravano esser stati rinsecchiti e bruciati. Danni ai vitigni sono segnalati anche nella zona del Montenetto e nella zona del Garda, anche se l’entità è minore. I problemi si sono registrati anche per altri agricoltori. In varie aree del Bresciano si sono registrati danni alla produzione di spinacio, radicchio, zucchine ed indivie. Si sono salvati tutti i terreni coperti dai tessuti che mantengono più alte le temperature del terreno, ma richiedono un grande investimento e non tutti gli agricoltori ne sono dotati.
Fonte: QN