Il Consorzio per la Tutela dell’Agnello di Sardegna IGP ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nel corso del 2016: gli agnelli macellati lo scorso anno con il marchio IGP riceveranno 5,32 euro dal sostegno accoppiato, per un totale di oltre 4 milioni, pari al 73,5% dei 5.464.292 euro del plafond nazionale, del quale usufruiscono anche l’Agnello del Centro Italia IGP e Abbacchio Romano IGP. Il presidente del Consorzio Battista Cualbu ha dichiarato che «anche quest’anno la Sardegna fa la parte del leone. Pur essendovi nell’Isola il 45% degli ovini allevati in tutta Italia riceviamo quasi il 74% del sostegno accoppiato. Questo significa che crediamo più degli altri nella certificazione IGP, il Consorzio infatti cresce di anno in anno come soci e come numero di agnelli a marchio macellati. In dieci anni siamo passati da 251 iscritti a oltre 4.000, mentre i capi certificati, cioè gli agnelli venduti marchiati IGP, sono passati da 69.000 ai 755.000 del 2016».
Cualbu ha quindi rimarcato che ciò incide positivamente sulla forza del Consorzio: «La crescita del numero dei soci e dei capi certificati è proporzionale alla crescita della forza del Consorzio perché ci dà la possibilità di fare massa critica e distinguerci nel mercato. Anche perché abbiamo a che fare oltre che con la concorrenza anche con una forte campagna falsa contro le carni rosse, alla quale stiamo rispondendo con dati scientificamente provati, che dimostrano l’insostituibilità della carne e la sua importanza per lo sviluppo e la salute delle persone».
Infine il presidente ha dichiarato la propria insoddisfazione per il «prezzo degli agnelli pagato agli allevatori nella stagione in corso; per questo stiamo lavorando molto sul mercato. Sia per promuoverlo, recentemente siamo stati per la prima volta alla fiera internazionale Tuttofood a Milano, sia per proporre l’Agnello di Sardegna IGP in nuovi mercati e con nuovi tagli, che vanno incontro anche alle nuove esigenze del consumatore, e per destagionalizzarlo utilizzando le nuove tecnologie che ci consentono di conservarlo per un tempo più lungo senza perdere le qualità del prodotto». Il sostegno accoppiato, oltre che per i capi certificati IGP, è previsto anche a favore delle agnelle da rimonta che fanno parte di greggi cresciuti nel rispetto dei piani regionali di selezione per la resistenza alla scrapie (malattia che colpisce il sistema nervoso e ha carattere degenerativo). Il premio unitario per il 2016 è in questo caso pari a 27,41 euro.
Fonte: L’Informatore Agrario