“In questi dieci anni ho vissuto intensamente un percorso che ha letteralmente stravolto l’immaginario enologico di quest’area, e non solo, dimostrando che, volendo, si può pensare, realizzare e governare un settore economico a condizione che ve ne sia la volontà. Unico rammarico, la mancata costituzione di un consorzio unico che operasse fin dall’inizio a favore delle tre distinte denominazioni, il Prosecco DOP e il Conegliano-Valdobbiadene DOP e Asolo Montello DOP.” È l’incipit estratto dalla lettera di dimissioni presentata in questi giorni dal Vicepresidente Fulvio Brunetta al CdA del Consorzio di tutela del Prosecco DOP, ente nato su impulso della filiera vitivinicola trevigiana e dello stesso Brunetta che ne divenne il primo Presidente.
Una lettera che ripercorre la storia in un uomo, del suo impegno, del suo coraggio. Una lettera che traccia il percorso di una realtà oggi guardata e riconosciuta dal mondo intero come straordinaria, a partire dal momento suo concepimento, quando nacque sul piano delle idee e pareva irrealizzabile ai più. “Una storia che non viene quasi mai raccontata perché si fa partire la narrazione dal 17 luglio 2009, data di nascita della DOC – afferma Stefano Zanette – ma non dobbiamo dimenticare il lodevole lavoro compiuto affinché a quella giornata vi si potesse giungere”. “Ringrazio quindi Fulvio Brunetta – prosegue Zanette – per l’impegno profuso prima della costituzione della Doc, nel periodo della sua presidenza e durante la sua vicepresidenza – e rigetto le sue dimissioni per due ragioni principali: in primo luogo perché la sua esperienza maturata fin dagli albori è preziosa e insostituibile. Difficilmente saremmo potuti giungere agli stessi risultati senza la sua competenza; in secondo luogo per l’importanza della sua presenza in Consiglio, ai fini della stabilità necessaria per portare a termine le significative azioni già avviate dal Consorzio”.
Nel riprendere la parola, Brunetta ha riformulato le proprie dimissioni legandole a motivi personali e di organizzazione professionale, quindi irrevocabili. Ha quindi ringraziato dei riconoscimenti ricevuti ed espresso i migliori voti augurali per un fulgido futuro al Consiglio, al Consorzio tutto e alla stessa Denominazione. “Spiace perdere una personalità così significativa per la nostra Denominazione – dichiara Zanette – un collega preparato, leale, disponibile con il quale abbiamo condiviso grandi sfide, inattesi risultati e lusinghieri riscontri internazionali. Ma appurato che le ragioni di queste dimissioni sono da ascriversi ad ambiti ben lontani dal consorzio -sia in termini di progettualità che di relazione interpersonale- a Fulvio Brunetta va ora tutta la nostra riconoscenza per il lavoro fin qui svolto con abnegazione, massima diligenza e soprattutto con passione”. Al Consiglio non è restato che prenderne atto e mettere a verbale.
Fonte: Consorzio di tutela Prosecco DOP
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