Seconda serata alla Pescarola per parlare di Salumi Piacentini DOP. Dopo i saluti introduttivi di Rita Tagani Presidente dell’Associazione “Le nostre Radici” le tante persone presenti hanno potuto ascoltare Roberto Belli che ha fatto un excursus storico sul radicamento dei salumi per il territorio piacentino raccontando come già nell’anno 1.000 a.c. la carne di maiale ricoprisse un ruolo importante per le popolazioni che abitavano il nostro territorio. Etruschi e Romani, a loro volta, utilizzarono per la loro alimentazione carne di maiale in abbondanza; pare che lo stesso Annibale, dopo la battaglia della Trebbia, volle banchettare con le carni salate di maiale che si producevano in loco. Le testimonianze dell’età medioevale, tra queste in particolare i pregevoli mosaici presenti nella chiesa di S. Savino a Piacenza e nella chiesa di S. Colombano a Bobbio, documentano la produzione dei salumi nel piacentino. Per arrivare al Cardinale Giulio Alberini che fu il grande Ambasciatore dei salumi piacentini nelle più importanti corti europee. Alessandra Scansani ha illustrato le tecniche di produzione del Salame Piacentino DOP e della Pancetta Piacentina DOP passando poi a un’ esauriente degustazione guidata, che ha fornito consigli per poter riconoscere pregi e difetti di questi due salumi.
Atteso relatore Ettore Ferri, chef del ristorante “La Colonna” – coadiuvato da Lorella Ferrari, del Consorzio Salumi Piacentini DOP e da due studenti dell’Istituto Alberghiero di Piacenza, Mattia Fragnelli e Osmani Lorenc – ha illustrato due ricette per diversificare l’uso dei due salumi: il ragù di pasta di salame piacentino per i maccheroni bobbiesi e un sushi di patate con Pancetta Piacentina.
Fonte: Consorzio Salumi Piacentini DOP