Si ascrive dei meriti: «Quelli di aver fatto cadere alcuni pregiudizi intorno alla nostra filiera – dice -. Anche su come si lavora qui al Sud. Questo ci è valsa una più ampia apertura di credito da parte delle istituzioni». E ancora: «Siamo diventati una casa trasparente, oggi guardano a noi come un modello».
Domenico Raimondo, 46 anni, salernitano, ha inaugurato in giugno il suo terzo mandato alla presidenza del Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Il suo obiettivo e quello del consiglio che lo ha riconfermato alla guida di una filiera che nell’area della DOP conta 15 mila addetti con un fatturato al consumo di 56o milioni di euro, è quello di rafforzare la posizione sul mercato, specie straniero, sdoganando anche il prodotto congelato attraverso una modifica all’attuale disciplinare di produzione («È provato che mantiene caratteristiche inalterate», dice) e di preservare il marchio da aggressioni e campagne spesso denigratorie.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno