Si è svolto domenica 1 ottobre, nell’ambito di StatisticAll, Festival della Statistica e Demografia, il convegno “I Numeri del Prosecco – Ricaduta economico-sociale di un’eccellenza del Nord Est”. Numeri incisivi in termini economici e occupazionali, illustrati dal dr. Federico Callegari della CCIAA di Treviso, esaminati dal prof. Vasco Boatto dell’Università di Padova e commentati da Stefano Zanette, Presidente del Consorzio Prosecco DOP.
“Il Prosecco DOP subisce continui attacchi a mezzo stampa. Dobbiamo andare oltre perché sono tante le sfide che stiamo affrontando per garantire un futuro alla nostra denominazione. Sul fronte della sostenibilità abbiamo fatto da apripista con iniziative molto concrete che ci sono valse il plauso di Legambiente, ma tanto resta da fare per blindare il successo di questa denominazione». Questo l’esordio del presidente Stefano Zanette a Palazzo dei Trecento a Treviso. «La vendemmia che si è appena conclusa non è delle più abbondanti ma abbiamo conosciuto altre vendemmie avare e bisogna tenere duro – continua Zanette – perché i dati dai noi raccolti nelle aziende, confermano che il raccolto di quest’anno sarà sufficiente per giungere a congiuntura con la prossimi vendemmia. Mi appello a tutti gli operatori del settore invitandoli a comportamenti responsabili per garantire un futuro alla nostra DOP. Se i prezzi si alzano troppo, il rischio reale è che il mercato ci giri le spalle già dall’anno prossimo».
«Tutte le soluzioni adottate finora dal Consorzio – spiega Boatto a margine dell’incontro – hanno dimostrato sensatezza ed efficacia: adozione della fascetta di Stato, blocco impianti, stoccaggio, riserva vendemmiale hanno contribuito in maniera determinante al successo che il Prosecco DOP oggi vanta nel mondo. L’unica soluzione a disposizione nell’immediato è l’accordo di filiera. Tale strumento, da adottare per il prossimo triennio, da qui fino al 2019 è previsto dalla normativa comunitaria che consente di definire relazioni contrattuali capaci di stabilizzare il prezzo al fine di evitare deleterie speculazioni».
«Gli agricoltori non devono essere bulimici, i prezzi devono diventare un accordo di filiera per non far fare al Prosecco DOP la fine del Cava – diceva il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al convegno d’apertura dell’antica fiera di Godega Sant’Urbano lo scorso febbraio che aggiungeva: “La produzione di quest’anno deve avere già un prezzo certo, definito, per chi opera sui mercati internazionali, ma non per fare un cartello e guadagnare di più, bensì per mantenere il mercato». «Noi siamo esattamente in questa situazione. – Conclude Zanette – In linea con quanto raccomandato da Zaia, lo scorso luglio siamo riusciti a far approvare all’Assemblea generale dei Soci l’accordo di filiera. Ora è di fondamentale importanza che i soci vi si attengano».
Fonte: Consorzio Tutela Prosecco DOP