Mercato libero, ma con regole certe: questo chiedono gli oltre 280 firmatari tra aziende, associazioni e Consorzi di tutela dell’appello contro l’introduzione di dazi e in favore delle denominazioni. “L’iniziativa nasce in maniera spontanea da parte di un gruppo di imprenditori del settore agroalimentare, che girano il mondo e sono preoccupati per quanto avviene negli USA in altri settori e da quanto ventilato durante la nostra campagna elettorale”, spiega Mauro Rosati direttore generale della Fondazione Qualivita che ha promosso l’appello. “Se si va al muro contro muro, il nostro agroalimentare ne risente per primo. Se mettiamo dazi anche noi, potremmo provocare una spirale negativa”.
“DOP e IGP rappresentano il 20% del valore delle esportazioni agroalimentari, sono il settore che traina, il biglietto da visita”, prosegue Rosati, “chi firma vuole sensibilizzare il governo sulla necessità di aprire il mercati anziché chiuderli. Perché poi il rischio è che gli altri facciano il falso San Daniele, piuttosto che la finta Mozzarella, come già successo”. A firmare sono imprese di vino, formaggi, salumi, e di tutti quei settori che fanno dell’export il loro punto di forza. “Per questo la politica del nuovo governo non deve distruggere il comparto. I nostri imprenditori sono i migliori, non hanno paura della concorrenza, sanno stare sul mercato, ma con regole certe”.
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Fonte: Italia Oggi