Vino, olio, salumi, Mozzarella di Bufala Campana DOP e tante altre indicazioni geografiche nella top 20 dei distretti industriali. Con il 3° posto del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, il 4° dei salumi di Parma e il 6° per i vini del Veronese, a cui si aggiungono il 16° dei vini delle Langhe, il 19° di olio e pasta del barese fino al 20° della mozzarella di bufala campana; i distretti agroalimentari si confermano un punto di forza dell’economia italiana.
È quanto emerge dal rapporto annuale di Intesa Sanpaolo su economia e finanza dei distretti industriali, da cui emerge la dinamicità dei distretti agroalimentari col +29,2% di crescita del fatturato tra il 2008 e il 2017. Distretti che sfruttano know-how e forza commerciale delle produzioni DOP e IGP italiane dal momento; all’interno dei distretti il 72% delle aziende appartiene a un’area a indicazione geografica.
A commentare il rapporto Intesa Sanpaolo è il direttore del consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Pier Maria Saccani. “I dati di Intesa sui distretti industriali sono la nuova testimonianza di una crescita senza sosta della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Export e tutela sono le chiavi del successo del nostro prodotto. Anche il 2018 è iniziato con i migliori auspici, visto che a gennaio la produzione segna un aumento del 13,5% dopo l’anno record del 2017, che ha visto superare la soglia dei 47 milioni di chili di Bufala DOP sulle tavole di tutto il mondo”.
Il rapporto analizza i bilanci di quasi 18mila imprese appartenenti a 153 distretti industriali e di quasi 54 mila imprese non-distrettuali attive negli stessi settori di specializzazione. Nella top 20 prevalgono i distretti del Nordest (10) e del Nordovest (5). Il Centro e il Mezzogiorno sono presenti rispettivamente con due e tre distretti. Tutte le principali filiere produttive sono rappresentate, anche se emerge una prevalenza dei distretti dell’agroalimentare (6) e della metalmeccanica (7).
Fonte: Italia Oggi