Ormai il countdown è iniziato e si aspetta con apprensione e vivo entusiasmo la produzione delle barrette di Cioccolato di Modica IGP, con il nuovo marchio e secondo i rigidi dettami del disciplinare, che potrebbe iniziare in autunno. La festa di ChocoModica che si svolgerà dal 26 al 28 ottobre potrebbe combaciare con l’avvio ufficiale, se la burocrazia lo permetterà. Il nuovo marchio IGP sarà un ologramma forgiato dalla Zecca di Stato con ulteriore prestigio per la nota barretta del cioccolato di Modica, veicolo in tutto il mondo della storia e della cultura millenaria del territorio modicano. Presentati modalità e tempistiche che interesseranno la produzione delle nuove barrette secondo il disciplinare già pubblicato a maggio del 2017 sulla gazzetta ufficiale e secondo il quale i produttori devono già produrre barrette ed incartamenti.
Alla presenza del sindaco Ignazio Abbate, del direttore del Consorzio per la tutela del cioccolato di Modica, Nino Scivoletto e del presidente Salvo Peluso, insieme anche a Luca Valdetara di Csqa, organismo di controllo della IGP cioccolato di Modica, che controllerà trasparenza nelle procedure di realizzazione e confezionamento,
Domenico, un incontro per presentare modalità e tempistiche che interesseranno la produzione delle nuove barrette secondo il disciplinare già pubblicato a maggio del 2017 sulla gazzetta ufficiale e secondo il quale i produttori devono già produrre barrette ed incartamenti. “Il cioccolato di Modica ha superato i 90 giorni per le opposizioni e questo significa che nella sostanza è Igp – ha spiegato Nino Scivoletto – lavoriamo da settimane con l’amministrazione e con il CSQA, oltre che con tutti produttori, anche quelli esterni al Consorzio, per unire le forze per questo nuovo importante riconoscimento che appartiene a tutta la città. Il passaggio principale è ora l’esame dei piani di controllo che CSQA ha voluto affrontare in piena sinergia”.
In particolare su ogni confezione sarà apposto un codice alfanumerico che garantirà controllo e veridicità su quanto prodotto, insieme ai due marchi, quello del cioccolato e quello del
l’Igp, che saranno stampati dalla Zecca di Stato e saranno la tutela per eccellenza di quanto acquistato dai consumatori. Le barrette dovranno poi essere realizzate secondo il disciplinare, così come già previsto, con la possibilità di variare la produzione con ingredienti secondo quattro aree di aromatizzazione: frutta secca, sale, aromi naturali e spezie.
“Abbiamo già lavorato sui piani di controllo – spiega Luca Valdetare di CSQA – Il nostro ente, autorizzato dal ministero, ha il compito di terminare il piano e inviarlo a tutte le aziende che avranno quindi la possibilità di accedere al sistema e noi, da quel momento, attiveremo tutti i controlli, anche attraverso campionature, per verificare che tutto si svolga nel modo corretto”. Ogni barretta prodotta sarà quindi monitorata e anche i consumatori inserendo nel sistema del CSQA il codice riportato sulla confezione acquistata potranno conoscere la storia del cioccolato nelle loro mani: dal produttore, alla composizione.
Fonte: La Sicilia