Il seminario formativo di AICIG si è svolto a Roma, nella sede dell’Associazione ed ha approfondito tematiche come la promozione e la valorizzazione dei prodotti secondo la strategia del packaging, ovvero come i dettagli possano fare la differenza nell’orientamento della scelta di prodotti DOP e IGP. L’incontro che ha coinvolto i rappresentanti dei Consorzi e un esperto in materia di neuroscienze e scienze comportamentali, che ha portato il proprio contributo scientifico su come i dettagli nel packaging siano in realtà degli asset in grado di fare la differenza nella creazione del desiderio di acquisto di un prodotto DOP o IGP.
In particolare, dopo l’introduzione della Responsabile Tecnica di AICIG Rita Serafini, a nome dei Consorzi sono intervenuti per portare l’esperienza di Best Practice delle proprie realtà, il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Sabina DOP Stefano Petrucci, il Responsabile Tecnico Direttore delConsorzio di Tutela Chianti Classico DOP Fiammetta Nizzi Grifi e il Direttore del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP Salvatore Chiaramida.
Leo Bertozzi, segretario di AICIG, ha dichiarato: “Il packaging è quell’attività attraverso la quale un’azienda delinea la propria identità di prodotto. Infatti, nonostante il termine packaging riconosca il processo materiale di confezionamento di un prodotto, l’attività di packaging fa riferimento ad una serie di aspetti immateriali legati alla realizzazione della confezione con la quale il prodotto si presenta sul mercato. In altre parole – continua il segretario Bertozzi – studiare un confezionamento vuol dire elaborare e utilizzare una serie di meccanismi estetici che hanno lo scopo di comunicare un’idea, un’esigenza, un valore a colui che andrà ad utilizzare il prodotto, e cioè il consumatore. Tale accezione è ancor più consistente nel settore agroalimentare, dove il packaging ha, per l’azienda, una valenza strategica sempre maggiore”.
Fonte: AICIG