Domenica 30 settembre si ripete l’appuntamento con Acetaie Aperte che invita i visitatori a scoprire i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena. Cresce esponenzialmente il turismo esperienziale enogastronomico in Italia, tanto tra gli italiani quanto tra gli arrivi internazionali. Una forma di turismo, quella improntata al conoscere da vicino i luoghi di origine delle principali DOP e IGP italiane che mira a creare ricchezza per il settore non solo nell’immediato ma nel lungo periodo, perché molti di loro acquistano nei luoghi visitati e reiterano l’acquisto una volta tornati a casa. La partita si gioca quindi sull’effetto di ritorno che questa formula di turismo è in grado di creare: maggiore è l’esposizione e la conoscenza dei prodotti enogastronomici italiani nei luoghi di provenienza, maggiore è il desiderio di conoscere più da vicino e direttamente il processo produttivo nei territori di origine.
Lo sa bene il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che ha intercettato questo trend anche grazie alle molteplici partecipazioni a manifestazioni di settore e alle missioni all’estero da esso compiute, dove ha trovato una accoglienza più che generosa da parte dei consumatori dei vari Paesi. “Questo – ha commentato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Mariangela Grosoli – ci conferma la bontà di continuare a proporsi anche con la formula, ormai adottata da molti anni, delle Acetaie Aperte, al fine di permettere a coloro che sono interessati a visitare il territorio e la filiera di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena di poterlo fare, trovando piena collaborazione negli operatori che si mettono a disposizione per visite guidate alle acetaie, degustazioni, o più semplicemente per raccontarsi”.
“Quello di Acetaie Aperte – ha ribadito anche il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini – è un driver turistico importante per il nostro territorio perché richiama ogni anno migliaia di turisti che si muovono appositamente per partecipare a questa iniziativa”.
“Questo appuntamento di fine settembre – ha aggiunto l’Assessore regionale dell’Emilia Romagna all’Agricoltura Simona Caselli – è ormai un classico per tanti visitatori che nelle terre modenesi possono avvicinarsi a tale eccellenza. Un prodotto che viene da lontano ma ha saputo innovarsi e trovare mercati sempre più ampi. L’attenzione dei consumatori per prodotti ora di grande consumo, ma quasi sconosciuti al di fuori delle terre d’origine fino a pochi decenni addietro, è anche quella di tanti turisti che attraverso la storia delle produzioni agroalimentari rivivono le vicende dei territori e delle popolazioni. Chi più del “Balsamico” può raccontare le tradizioni emiliane dal Tardo Medioevo ai tempi più recenti, interessando sempre più turisti che gli ultimi dati regionali ci danno in grande aumento, con quasi 30,5 milioni di visitatori nei primi 7 mesi del 2018 (+ 4,9% sul 2017). Alla promozione e valorizzazione degli Aceti Balsamici modenesi non è mai mancato il supporto della Regione – ha concluso l’Assessore – che tramite i finanziamenti europei ha potuto favorire diverse iniziative di promozione”.
Fonte: Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP