Una giornata con il Marsala DOP, in compagnia dei produttori più affermati e delle mille sfumature di un vino storico ma ancora capace di sorprendere.
La “Giornata Nazionale dell’Assaggiatore”, tradizionale appuntamento annuale degli associati all’ Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, si è svolta sabato 27 ottobre a Marsala nel prestigioso salone centrale della Villa Favorita, una scelta non casuale, per testimoniare intensità e durata di questo legame tra la città ed il suo vino.
Lo spirito della “Giornata”, in linea con l’approccio al vino che caratterizza la figura dell’assaggiatore ONAV, ha coniugato tecnica ed emozioni. Più che un convegno, è stato un talk show con un ritmo gradevole, interventi brevi ma significativi ed ampio spazio alla degustazione delle 10 etichette proposte dalle aziende marsalesi.
I contributi degli enologi Giacomo Ansaldi ed Ercole Alagna e del professore Nicola Trapani si possono definire autentiche “dichiarazioni d’amore” per il territorio e per il suo Marsala: testimonianze della longevità del connubio millenario tra l’uomo e la vite in questo angolo di Sicilia al centro del Mediterraneo, riflessioni sull’impatto socio-economico dello sviluppo agricolo e dell’industrializzazione innescata dagli Inglesi e continuata dai Florio e da tutti i produttori marsalesi, e sui mille punti di contatto tra la storia del Marsala e la storia d’Italia.
Un “campanilismo” orgoglioso ma giustificato, che ha trovato conferma ed apprezzamento negli interventi di Intini e Iacono. Vito Intini, grande appassionato ed esperto di vini liquorosi e passiti, nell’ esprimere sincera meraviglia nei confronti dei vari Marsala in degustazione, ha posto l’accento sulla necessità di elaborare nuove strategie per restituire a questo vino un posizionamento di mercato adeguato alle sue caratteristiche, sollecitando la ricerca di un nuovo equilibrio tra tipicità ed innovazione che possa aprire prospettive più ampie in termini di occasioni di consumo. Secondo Intini, la collaborazione tra tutte le associazioni del mondo del vino e la diffusione della cultura vinicola sono di fondamentale importanza per un ulteriore sviluppo della vitivinicoltura italiana. In tale direzione, gli ha fatto eco Francesco Iacono, che si è soffermato sull’ importanza del vino come chiave di lettura della geografia: il territorio nazionale rivela la presenza della vite e la produzione del vino nella totalità delle regioni, con espressioni tanto diversificate da poter essere prese come esempio descrittore delle diversità socio-economiche e culturali che caratterizzano l’intero paese.
Fonte: MarsalaLive.it