Guidate da Origen España, le filiere IG fissano gli obiettivi: protezione, promozione, canali digitali e accordi internazionali
Prosegue il viaggio di Consortium nel mondo delle IG internazionali. In questo numero abbiamo intervistato Jesús González Vázquez, presidente di Origen España che si occupa di promuovere il riconoscimento del ruolo essenziale delle DOP e IGP ponendosi come interlocutore di rilievo degli organismi legati alle IG a livello nazionale, europeo e internazionale.
In Spagna sono ormai molti anni che si è scelto di proteggere i prodotti con “qualità distintiva”, alimenti che si differenziano per caratteristiche peculiari, e relative a origine, materie prime utilizzate, elaborazione e caratteristiche organolettiche. Il Paese iberico è uno dei pionieri nella protezione in base all’origine, con le prime norme che risalgono allo Statuto del Vino del 1932. Attraverso la politica di qualità, si proteggono e valorizzano prodotti agroalimentari unici, si salvaguardano da abusi e imitazioni del nome, e si aiutano i consumatori fornendo una corretta informazione delle caratteristiche specifiche dei prodotti. Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’agricoltura la Spagna ha 347 prodotti certificati, 197 registrazioni agroalimentari e 152 registrazioni di vini e bevande spiritose, oltre a 21 prodotti in fase di approvazione a livello europeo.
In Spagna, vi sono due associazioni rappresentative di grande forza che sono Origen España, che raggruppa DOP e IGP e CECRV, che è la Conferenza spagnola dei Consorzi di tutela del vino. Due entità che lavorano in parallelo e in modo molto positivo, coincidendo in entrambi gli obiettivi di rappresentanza, promozione e tutela dei prodotti certificati. Per quanto riguarda le sfide a medio e breve termine, le Indicazioni Geografiche (IG) in Spagna continueranno a lavorare per la protezione e la difesa dei loro nomi e prodotti e per la promozione dei concetti che essi rappresentano: origine, qualità, tradizione e garanzia; daranno maggiore rilievo all’e-commerce e al monitoraggio dei loro nomi e prodotti nelle diverse piattaforme digitali, una nuova porta aperta di cui sono molto consapevoli; evidenzieranno la loro forza nel nuovo PAC; continueranno a promuovere la loro presenza nei diversi accordi commerciali UE-Paesi terzi, etc., una moltitudine di sfide in cui hanno il sostegno e l’impulso Origen España.
A cosa servono le Indicazioni Geografiche (IG)?
Attraverso la politica della qualità dell’Unione Europea, i prodotti agroalimentari unici sono protetti e valorizzati, da qui la forza delle IG a livello comunitario.
Quale è l’impatto socio-economico del riconoscimento in Spagna?
Possiamo evidenziare che questo riconoscimento consente la diversificazione della produzione e l’aumento del valore aggiunto dei prodotti; accresce la capacità potenziale di questi di soddisfare le esigenze dei consumatori; consente lo sviluppo di aree rurali; incoraggia l’uso di risorse genetiche indigene; etc. In breve, tutte le IG consentono la valorizzazione, la conservazione e la perpetuazione del nostro ricco patrimonio gastronomico e culturale.
Quale valore aggiunto si suppone per i produttori?
L’Indicazione Geografica è uno degli strumenti più importanti a disposizione degli agricoltori europei per far fronte alla crescente concorrenza dei Paesi emergenti. Le IG promuovono anche l’organizzazione del settore e facilitano l’accesso dei produttori ai mercati nazionali e internazionali.
E per i consumatori?
I consumatori Possono accedere ai prodotti con certificazioni di Origine, Tradizione, Qualità e Garanzia. Anno dopo anno vengono riconosciuti prodotti IG in misura maggiore e la loro domanda aumenta. Infatti, le vendite di prodotti con DOP e IGP crescono, essendo il valore economico dei prodotti agroalimentari DOP e IGP nel 2015 di quasi 1.900 milioni di euro, raggiungendo quasi i 2.400 milioni di euro nel 2016 (ultimi dati pubblicati da Ministero dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione). I consumatori li riconoscono come prodotti unici e quando li mangiamo o assaggiamo, ci danno tutto il sapore della loro area d’origine, con un metodo e una tradizione produttiva inconfondibile.
Ci parli della campagna promozionale in corso “Historias en tu mesa”.
Nel 2016 abbiamo lanciato la campagna di informazione e promozione “Historias en tu mesa”, il cui obiettivo è sensibilizzare i consumatori spagnoli affinché conoscano e riconoscano le etichette europee di qualità di Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP) nei prodotti agroalimentari. L’Unione Europea co-finanzia questa campagna, che durerà per tre anni. Le azioni strategiche messe in atto (stampa, web, televisione, azioni per i media, etc.) promuovono la “cultura degli schemi europei di qualità differenziata”, che garantiscono eccellenza, qualità e origine di alcuni dei prodotti più riconosciuti nella gastronomia spagnola. L’intera campagna è incentrata sulla promozione dei marchi DOP e IGP, sul loro collegamento con i prodotti che li riportano e che i consumatori trovano nel punto vendita. Ad esempio, quando informiamo sul marchio DOP, parliamo anche di formaggio Cabrales, formaggio Mahón-Menorca, formaggio Manchego, torta del Casar; Prodotti a base di carne di Jabugo o di Los Pedroches; gli oli Priego de Córdoba o Sierra Mágina; le Pere di Rincón de Soto o Uva de Mesa Embolsada del Vinalopó, così come Pimentón de la Vera o Vinagre de Jerez. E per quanto riguarda l’IGP, identifichiamo questo sigillo con Sobrasada de Mallorca, Carne de Ávila, Ternera de Extremadura, Vitello Gallega, Vitello di Navarra; banane delle Canarie o agrumi di Valencia, o i torroni Jijona e Turrón di Alicante. Una campagna con un budget totale di quasi un milione di euro, cofinanziato al 70% dall’Unione Europea.
A cura di Mauro Rosati
Fonte: Consortium 2018/02