“Ritorniamo a Siena da dove siamo partiti nel 2000” è il commento di Mauro Rosati direttore generale Fondazione Qualivita” in apertura del pomeriggio di lavori dedicato alla cultura agroalimentare e vitivinicola toscana, un evento in tre momenti: convegno, tavola rotonda ed esposizione delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole DOP IGP regionali.
“ Siamo tornati nell’imponente complesso museale Santa Maria della Scala per raccontare una nuova storia – aggiunge Rosati -. In questi anni il mondo del food ha assunto un ruolo molto diverso, il cibo si è legato sempre più al territorio. Noi avevamo scommesso seguendo l’idea dell’Enoteca italiana, seguendo l’intuizione del mondo del vino che aveva iniziato a raccontarsi negli anni ’30. Oggi si è riunito a Siena tutto il mondo agroalimentare e vitivinicolo di eccellenza della Toscana. I Consorzi di tutela toscani e i numerosi esperti presenti oggi al Santa Maria della Scala hanno riaffermato l’importanza della cultura della qualità. Se riusciremo a fare rete ci sarà un forte impatto, anche economico, per la città. Il Santa Maria della Scala potrebbe essere un nuovo polo food per le eccellenze della Toscana agroalimentari e vitivinicole – ha aggiunto Rosati -. Credo che si possa pensare di organizzare alcuni degli spazi dell’imponente complesso del Santa Maria della Scala, per ospitare un altro aspetto della cultura della qualità. Il museo del Chianti di Radda è uno splendido esempio. Il Santa Maria può essere il luogo idoneo per una nuova lettura del territorio, raccontando le caratteristiche dei nostri prodotti di pregio che del territorio sono espressione”.
Il convegno, “La cultura della qualità in Toscana” realizzato con il patrocinio del Comune di Siena, la Provincia di Siena, la Regione Toscana, la Fondazione MPS e la Fondazione PRIMA, è stato aperto dai saluti dal Sindaco di Siena Luigi De Mossi, dal Presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli e dal Presidente della Fondazione MPS Carlo Rossi.
“Le nostre eccellenze sono da sempre patrimonio di questo territorio – ha commentato il sindaco De Mossi – questa è una grande opportunità, il Santa Maria della Scala è una casa per tutte le iniziative culturali della nostra città che puntano all’eccellenza, Siena nel cambiamento vuole sempre e comunque l’eccellenza”.
Molti gli interventi di rilievo: Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione PRIMA, che ha parlato di innovazione nel settore AgriFood in Toscana, Ruggero Larco, Accademia Italiana della Cucina, che ha racconteto l’arte culinaria toscana con riferimenti al maestro Righi Parenti, Simone Bastianoni, dell’Università di Siena, è intervenuto sul tema ambiente e sostenibilità partendo dall’eredità di Enzo Tiezzi. Francesco Cipriani, medico specialista in scienza della nutrizione, ha illustrato la piramide alimentare toscana tra tradizione alimentare e valori salutistici.
Dopo il convegno la tavola rotonda “Le esperienze dei Consorzi di tutela” ha evidenziato alcune case history di realtà toscane sia agroalimentari che vitivinicole: “Qui stasera c’è la Toscana vera – ha commentato il presidente del consorzio Olio Toscano IGP, Fabrizio Filippi, dietro ai marchi c’è sempre il lavoro degli agricoltori, ma meno male che ci sono i marchi, perché troppi marchi storici italiani non ci sono più da tempo, dobbiamo recuperare quello che abbiamo perso in passato”. Dopo gli interventi di Stefano Campatelli, Consorzio Vernaccia di San Gimignano DOP, Andrea Righini del Consorzio Pecorino Toscano DOP, Christian Sbardella del Consorzio Olio Toscano IGP, Donatella Cinelli Colombini, Consorzio Vino Orcia DOP, Stefano Mengoli, Consorzio di tutela Vitellone bianco dell’appennino centrale, ha concluso i lavori Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana. “A Siena due giorni di grande rilievo per tutto il settore, è un importante momento di ascolto. Filiera, innovazione, qualità, aggregazione, ricambio generazionale, sono i concetti che dobbiamo tenere alla base della nostra programmazione e che vengono ribaditi in questo appuntamento. Siena è sede degna di grande attenzione per i nostri programmi futuri”.
Consorzi presenti: Ass. Castanicoltori Garfagnana Farina Neccio, Ass. Piccoli Produttori Fagioli di Sorana, Ass. Val. Castagna del Monte Amiata, Assocantuccini – Associazione tra Produttori di Cantuccini Toscani alle Mandorle, Associazione per la tutela della Mortadella di Prato, Coripanf, Cons. del Prosciutto Toscano, Cons. dell’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico DOP, Cons. Olio Extravergine di Oliva Seggiano DOP, Cons. per la Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP, Cons. Produttori Farro della Garfagnana, Cons. Promozione e Tutela del Pane Toscano DOP, Cons. Tutela del Miele della Lunigiana, Cons. Tutela della Cinta Senese DOP, Cons. Tutela della Finocchiona, Cons. Tutela Marrone del Mugello IGP, Cons. Tutela Olio Extravergine Terre di Siena DOP, Cons. Tutela Pecorino Toscano DOP, Consorzio di tutela del Pecorino delle Balze Volterrane, Cons. Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, Consorzio Vino Chianti, Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Consorzio di tutela del vino a denominazione di origine Orcia, Consorzio Chianti Colli Senesi, Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Consorzio Vino Chianti Classico.
Fonte: Fondazione Qualivita