Crescono la produzione, i prezzi e anche l’export: il 2018 è stato da record per il Parmigiano Reggiano DOP. Lo ha sottolineato, a un incontro a Milano, il presidente del Consorzio di tutela Nicola Bertinelli: «Abbiamo registrato un incremento di produzione, quotazioni ed export. Il prezzo ha tenuto posizionandosi intorno ai 10 euro al kg per la DOP stagionata di 12 mesi». Il segreto? «Nessuna rivoluzione economica, abbiamo aperto nuovi spazi di mercato all’estero».
La produzione del 2018 ha infatti sfiorato i 3,7 milioni di forme, mettendo a segno un progresso dell’1,35% rispetto al 2017; rappresenta il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Negli ultimi due anni la produzione ha registrato un incremento del 6,6%. Un quantitativo che oggi vale 1,4 miliardi di euro alla produzione e 2,4 miliardi al consumo.
«Nel 2018 – ha sottolineato il presidente – abbiamo superato il 40% delle vendite realizzate oltre confine mettendo a segno una crescita del 5,5% a volume rispetto all’anno precedente. Solo cinque anni fa la quota era pari al 34%». La Francia è il primo mercato (11.333 tonnellate), seguito da Usa (10.439 tonnellate), Germania (9.471 tonnellate), Regno Unito (6.940 tonnellate) e Canada (3.030 tonnellate). Se Francia e Regno Unito crescono (rispettivamente +12,6% e, +2,2%), la Germania frena (-4,4%), a causa della concorrenza dei prodotti similari. Cresce il Canada (+ 17,7%) che, grazie agli accordi Ceta, conferma le previste opportunità di sviluppo.
Nel 2019 24 milioni per la promozione «Anche quest’anno – ha precisato il presidente Bertinelli – il nostro obiettivo è l’apertura di nuovi spazi sui mercati internazionali». Nel bilancio preventivo del Consorzio c’è un investimento in comunicazione di quasi 24 milioni di euro destinati a sviluppare le vendite in Italia e all’estero, 1,5 milioni in più rispetto all’anno precedente. Si tratta delle risorse raccolte dai 330 caseifici e dai produttori di latte che sostengono le attività dei Consorzio di tutela attraverso la contribuzione differenziata. A gestire questo imponente budget, come direttore marketing, marketing trade e sviluppo commerciale, il Consorzio di tutela ha chiamato dal marzo scorso un manager di valore come Carlo Mangini, che in Noberasco ha contribuito a rivoluzionare il posizionamento della frutta secca sul mercato.
Fonte: Informatore Zootecnico