Per la prima volta i vitigni autoctoni a bacca bianca si presenteranno uniti, in un grande evento programmato per la primavera 2020 e sostenuto da tutti i Consorzi di tutela regionali coordinati da Piemonte Land. I vini a base Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita, Nascetta e Timorasso, saranno infatti i protagonisti di un intenso programma di masterclass, degustazioni e seminari rivolti a stampa e wine lover, volti a focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche uniche di questi vitigni, facendone scoprire tutto il potenziale. Perché il Piemonte non è solo rosso.
“Il Piemonte vince quando fa squadra. Per questo abbiamo deciso di unire le eccellenze enoiche regionali in un appuntamento ricorrente, la cui prima tappa sarà nella primavera 2020 a Milano dove, nel presentare i risultati dell’annata, daremo risalto a quelle caratteristiche, non sempre così note, di longevità e freschezza che caratterizzano i vini bianchi piemontesi e li rendono unici nel panorama nazionale ed internazionale” commenta Filippo Mobrici, Presidente di Piemonte Land “Per fare ciò sfrutteremo la straordinaria vendemmia 2018, che ci ha regalato dei vini eccellenti, soprattutto per i vitigni a bacca bianca. Un’annata in cui il rapporto tra la quantità delle uve raccolte e la loro qualità è tra i migliori degli ultimi decenni, in grado di offrirci vini con un immenso potenziale, godibili anche negli anni a venire”
In Piemonte la superficie rivendicata a Denominazione si attesta intorno 35.000 ettari, di cui circa 15.000 sono coltivati con varietà a bacca bianca, tra cui spiccano Arneis, Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato, Nascetta e Timorasso. Vitigni autoctoni che rappresentano la base di numerose Denominazioni, prodotte in aree differenti e per questo con caratteristiche altrettanto diverse, a testimonianza di come il rapporto tra il territorio e il vino sia imprescindibile.
La vitivinicoltura piemontese mostra caratteristiche uniche, che ne fanno una delle realtà importanti nel panorama internazionale. Le aziende vitivinicole in Piemonte sono 18.000. L’export si conferma attorno al miliardo di euro su un export agroalimentare complessivo di 4,5 miliardi di euro. Un export che interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% è destinato al mercato comunitario. I principali paesi importatori sono Germania, Gran Bretagna, USA, Francia, Russia, Spagna, Svizzera, Giappone
Il valore aggiunto della viticoltura piemontese deriva dal profondo legame con i luoghi di produzione, in cui i grappoli vengono accuditi e portati a maturazione. Luoghi dove la vite ed il vino modellano il paesaggio rurale, esaltano l’enogastronomia, finendo per essere elementi fondamentali delle bellezze artistiche, letterarie, culturali, storiche di questi territori. Spazi che ogni anno accolgono milioni di turisti enogastronomici, attratti anche dalle pagine letterarie di grandi scrittori come Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Mario Soldati e Davide Lajolo, che con le loro opere hanno reso immortali queste colline e questi vigneti.
Il consorzio Piemonte Land of Perfection nasce per offrire ai consorzi di tutela del vino piemontese un’assise in cui individuare operatività e strategie di promozione comuni. Costituito nel 2011, ha l’obiettivo di armonizzare la promozione dei vini, dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze del Piemonte in tutto il mondo, nonché di ottimizzare l’utilizzo dei fondi comunitari sulla promozione.
I suoi soci sono: Consorzio dell’Asti, Consorzio Alta Langa, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio Brachetto e vini d’Acqui, Consorzio vini DOCG Caluso e DOC Carema e Canavese, Consorzio vini Colli Tortonesi, Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio del Gavi, Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, Consorzio dell’Ovada, Consorzio del Roero e Vignaioli Piemontesi.
Fonte: Piemonte Land of Perfection