Complici 40 gradi all’ombra, in Sicilia è boom di coltivazioni esotiche, come mango, avocado e banane. Frutta tropicale che fino a pochi anni costava parecchio al mercato ed era difficile da trovare vista la provenienza da Paesi lontani. Secondo Coldiretti, che per prima ha fotografato questa tendenza in atto nelle nostre campagne del Sud, gli agricoltori siciliani si stanno avventurando, a quanto pare con successo, anche in colture ancor più particolari come frutti della passione, zapote nero (simile al cachi, di origine messicana), sapodilla (un bacca dello Yucatan, il cui lattice è impiegato per produrre chewing gum) e litchi, la tipica ciliegia cinese con la buccia Nel giro di cinque anni, la coltivazione di frutti tropicali e subtropicali in Sicilia è passata da pochi ettari ad oltre 500, 6o volte tanto a discapito delle colture di agrumi di bassa qualità. Il terreno coltivato ad arance in Sicilia è diminuito del 31% solo negli ultimi 15 anni, quello per i mandarini del18%. Ma la situazione peggiore riguarda i limoni che sprofondano del 50%. Al contrario, è avanzata la richiesta di agrumi certificati e di qualità come l`arancia rossa di Sicilia Igp (Tarocco, Moro e Sanguinello) coltivata nelle province di Enna, Catania e Siracusa.
Fonte: L’Economia-Corriere della Sera