Oggi il Canelli è ancora un Moscato d’Asti Canelli DOP. Il disciplinare del Canelli DOCG è praticamente pronto. «Domani saremo in Regione per gli ultimi aggiustamenti – annuncia Flavio Scagliola, moscatista e vicepresidente del Consorzio dell’Asti DOP. Una riunione tecnica per poi inviare il disciplinare al Ministero». Sarà la Commissione Vini nazionale a dover dare un parere, ma l’ok dovrebbe essere solo una formalità. «Passato da Roma andrà, poi, a Bruxelles – aggiunge Scagliola -. Quello sarà l’ultimo passaggio».
«Se riceveremo tutti gli ok del caso diverrà Canelli DOCG – spiega il vicepresidente del Consorzio Scagliola. Una denominazione del Moscato che punta sul territorio: sulla città simbolo di questo aromatico». Per la vendemmia in corso si resta alla denominazione Moscato Canelli, ma le regole sono già diverse rispetto “all’altro” Moscato. C’è ottimismo sui tempi della burocrazia. «Se tutto va bene dalla vendemmia 2020 parleremo di Canelli DOCG conclude -. Non c’è certezza, ma se il disciplinare partirà da Roma per Bruxelles entro la fine dell`anno potremmo chiudere l’iter già nell’estate 2020». Le regole sono cambiante: niente più etichettatura transitoria in attesa del nulla osta europeo, ma la grazia di un iter più veloce. Massimo 12 mesi per chiudere la partita.
Fonte: La Stampa