Qualità garantita. Cresce su scala globale la popolarità dei prodotti DOP, IGP e STG e l’Italia è leader. Tra vini, formaggi, olio extravergine, salumi, carni, frutta e verdura sono 822 i marchi del made in Italy registrati nella Ue su 3.036 totali, più della Francia e della Spagna.
Erano una nicchia, all’origine, ora sono un business che vale oltre 15 miliardi di euro. A breve saranno inclusi nella lista delle specialità protette anche gli spaghetti all’arnatriciana, il piatto reso ancora più simbolico dopo il terremoto dell’agosto 2016: la domanda di registrazione come Specialità tradizionale garantita è stata appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. A metà dicembre sarà presentato a Roma l’Atlante 2020 delle produzioni italiane di qualità realizzato Qualivita ed edito da Treccani. Cibo e vini tutelati, il cuore della DOP economy nazionale, come viene chiamata. Per entrambi cresce di quasi i13% il valore alla produzione e sfiora 115% quello all’export. Sono un sistema di qualità che dà lavoro a circa 200 mila operatori attraverso una rete di 275 consorzi.
Parmigiano Reggiano DOP,Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, Grana Padano DOP, pecorini, Aceto Balsamico Modena IGP, mele e Mortadella Bologna IGP. E poi Prosecco DOP, Amarone DOP, Brunello di Montalcino DOP sono alcuni tra i 15 marchi più richiesti che insieme totalizzano oltre l’80% del fatturato e la quasi totalità dell’export. L’Emilia Romagna è regina del settore food che complessivamente occupa 83 mila addetti. Sono quasi 114 mila i lavoratori del comparto wine dove prevale il Veneto.
Fonte: La Repubblica Affari &Finanza