Puntare sulle specialità enogastronomiche, valorizzarle e dare un senso anche di carattere socioeconomico alla loro produzione. Già da tempo, infatti, Molfetta sta cercando di perseguire questo obiettivo per la valorizzazione di un prodotto conosciuto anche fuori dai confini cittadini. Si tratta della Cicoria Puntarella Molfettese, al centro questa sera di un confronto pubblico con un team di esperti del settore che faranno il punto sul percorso, avviato mesi addietro, finalizzato al riconoscimento della Indicazione geografica protetta (IGP). L`iniziativa, organizzata dall`Associazione per la valorizzazione e la promozione della cicoria puntarella molfettese, su impulso di tutti i soci, si avvale del patrocinio del Comune, assessorato al Marketing territoriale, e della Presidenza del Consiglio regionale.
La cicoria puntarella molfettese, varietà di catalogna, è ricchissima di antiossidanti che non si disperdono anche dopo la cottura e si differenzia dalle altre varietà per la concentrazione di polifenoli in numero simile a quella dell`extravergine di oliva. Un prodotto da eccellenza per un territorio che punta ad ottenere il riconoscimento IGP che, tra le altre cose, garantirà il consumatore finale sulle origini del prodotto ma anche sulla sua trasformazione ed elaborazione che devono avvenire in un`area geografica definita, con ricadute importanti per il tessuto economico e imprenditoriale del territorio vocato a tale coltivazione che include, oltre all`agro di Molfetta, anche superfici di Bari, Modugno, Bitonto, Terlizzi, Ruvo e Bisceglie.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno