Godono davvero di un ottimo “stato di salute” sia i vigneti che i vini DOP prodotti nel territorio di Salaparuta. I numeri che testimoniano i “passi da gigante” registrati negli ultimi otto anni nella produzione vitivinicola, sono stati tutti snocciolati, con orgoglio e soddisfazione, nel corso del convegno talk-show Il futuro della DOC Salaparuta: Proposte per il rilancio del Brand Territoriale, tenutosi a Salaparuta il 14 e il 15 dicembre nel corso dell’evento enogastronomico Salaparuta Wine and Jazz. Ed ecco i numeri (elaborati dall’Istituto Regionale del vino e dell’olio): quest’anno si è registrato il 26% in più di ettolitri di vino certificati rispetto al 2018, la superficie vitata è stata quasi triplicata in otto anni, 44 sono i vitivicoltori impegnati nella produzione, aderenti al Consorzio Tutela Vini DOC Salaparuta.
La DOP Salaparuta è stata ottenuta nel 2006; sono complessivamente 32 le aziende agricole e di queste, dieci sono vinicole. La DOP Salaparuta opera solo sul territorio di Salaparuta e nel pieno rispetto del suo disciplinare, di conseguenza, l’intero processo di produzione del vino avviene all’interno di questo comune. «Per promuovere e valorizzare l’areale – precisa Pietro Scalia, presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Salaparuta – la scelta del consorzio è stata quella di preservare l’integrità e la qualità dell’intera filiera tutelando la storia millenaria vitivinicola del nostro territorio. Nel nostro disciplinare, infatti, è detto chiaramente che l’intera filiera di produzione, dalla vigna alla bottiglia, debba ricadere all’interno dei confini del nostro piccolo comune».
Ritornando ai numeri, gli stessi sono entusiasmanti e “parlano da soli”. Ad esempio quest’anno da 667 ettolitri certificati di vino si è passati a 854. Basti pensare che nel 2012 gli ettolitri erano appena 220.”Boom” anche per quanto riguarda la superficie vitata: nel 2011 gli ettari vitati erano 292 e adesso nel 2019 se ne sono contati 970. Le dieci aziende sono tutte di Salaparuta.
Fonte: Giornale di Sicilia