E’ impossibile: così risponde alla trasmissione Report Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela. Inoltre il rispetto del disciplinare è verificato da un organismo di controllo terzo. Impossibile, non solo perché rigorosamente rosamente vietato dal disciplinare, ma perché incompatibile con il corretto e difficile processo di caseificazione utilizzato per produrlo». Così Cesare Baldrighi (nella foto), presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, replica all`ipotesi che la DOP possa essere prodotta con latte munto al di fuori della zona d`origine, contrariamente a quanto prevede il disciplinare di produzione.
«Ricordo al riguardo che il rispetto del disciplinare del Grana Padano Dop è verificato ed attestato da un organismo di controllo terzo, e quindi assolutamente indipendente dal Consorzio, incaricato espressamente dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Nel caso del Grana Padano Dop si tratta di Csqa Certificazioni srl, di gran lunga il più importante ed autorevole degli enti di certificazione autorizzati per quanto riguarda i prodotti Dop e Igp».
IMPOSSIBILE ANCHE TECNICAMENTE
Il presidente del Consorzio di tutela chiarisce poi perché “tecnicamente” non sarebbe possibile utilizzare latte estero per la caseificazione a Grana Padano Dop: – l`eccessivo sbattimento del latte legato alle lunghe percorrenze comprometterebbe la struttura del latte; – la temperatura di trasporto necessariamente più bassa penalizzerebbe il prezioso patrimonio di microflora lattea e quindi la corretta caseificazione e la maturazione del formaggio, uno dei pochi prodotti con latte crudo; – i tempi troppo lunghi tra la raccolta alla stalla e l`inizio della lavorazione in caseificio ne modificherebbe struttura e composizione biologica; – sarebbe inoltre troppo rischioso per un caseificio disonesto tenere in bella vista per molti mesi (minimo 9) forme prodotte con latte estero che potrebbe essere verificate analiticamente da chiunque (Consorzio di tutela del Grana Padano Dop, l`ente di certificazione Csqa, l`Ispettorato centrale qualità e repressioni Frodi, i Nuclei antisofisticazioni e sanità dei Carabinieri, i Nuclei antifrodi dei Carabinieri, le Asl e l`autorità giudiziaria).
Fonte: Informatore Zootecnico