“Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme ai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico – ha dichiarato la Ministra Bellanova -per dotare il nostro paese di un sistema volontario di informazioni al consumatore attraverso il modello a ‘batteria’. Una forma di etichettatura che traduce visivamente la tabella nutrizionale e che prende in considerazione la porzione e il fabbisogno energetico. È la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo. Informa.
Sono soddisfatta anche dell’attenzione prestata ai prodotti a indicazione geografica, con la loro esclusione dal campo di applicazione. È un punto fondamentale: chiediamo che in Europa si escludano queste produzioni da tutti i sistemi volontari. Dobbiamo far conoscere di più e meglio il marchio DOP, IGP e STG al consumatore che ancora troppo spesso non riconosce in quel segno grafico la garanzia di qualità Ue.
E daremo battaglia a Bruxelles su un punto: queste norme sono volontarie. Chiediamo alla Commissione Ue di vigilare attentamente perché alcune catene della grande distribuzione pretendono l’etichettatura con il Nutriscore minacciando o attuando ritorsioni commerciali. È inaccettabile. Sarebbe la fine del mercato unico, uno smacco per i consumatori. Non può essere la Gdo a dettare legge al posto della Commissione o degli Stati.
Chiediamo anche agli Stati membri, in particolare alla Francia, di attivarsi per mettere fine al reiterarsi di questa pratica sleale, che viola anche la nuova direttiva europea in materia. Noi vogliamo rispetto e trasparenza assoluta. Il Nutriscore non la garantisce, l’origine delle materie prime in etichetta invece sì. L’Europa faccia un passo in avanti su questo, l’Italia è pronta”.
Fonte: Mipaaf