“Dopo circa 4 anni dal riconoscimento in sede europea della DOP Pane Toscano siamo il sedicesimo Consorzio di Tutela delle IG riconosciuto dal Ministero in Toscana, e tra i 160 in campo nazionale” dichiara Roberto Pardini, direttore del Consorzio durante la conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi.
“Il riconoscimento attribuisce ai Consorzi importanti compiti istituzionali, ed essi intervengono in rappresentanza e a tutela di tutte le imprese che partecipano alla produzione della denominazione, siano esse consorziate o meno. Questo permette di rafforzare il rapporto di fiducia con il consumatore – aggiunge il presidente del Consorzio Alessandro Cioni – che possono così essere sicuri di acquistare prodotti garantiti e certificati per le qualità dichiarate nei disciplinari, nel metodo produttivo, nell’origine delle materie prime e del prodotto finale, azioni che potranno essere concretamente messe in campo in collaborazione con l’ Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari”
Le esperienze nel campo della Panificazione di qualità certificata per il Pane Toscano sono iniziate nel 2001, con la costituzione del Comitato Promotore, primo organismo deputato alla richiesta del riconoscimento della DOP, che ha presentato l’istanza di riconoscimento il 01 Ottobre 2001. Successivamente tali esperienze si sono accresciute con le azioni di ricerca sulla filiera in collaborazione con il mondo scientifico Toscano, sino alla costituzione del Consorzio di Tutela; una collaborazione costante e continua che ha accresciuto le conoscenze nel settore della panificazione di qualità, con particolari approfondimenti per:
– i cereali nella individuazione delle varietà toscane certificate;
– i lieviti, istituendo una ceppoteca della pasta acida (madre) presso l’Università di Pisa; ed il suo impiego per la produzione del Pane Toscano, attuando la tracciabilità della filiera ben prima del 2016 anno in cui ci è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta.
Altre azioni sono state messe in campo attraverso il contributo dei vari PSR della Regione Toscana:
– nel campo della Nutraceutica; con la Scuola Superiore Sant’Anna, che ha studiato le proprietà cardio funzionali del pane toscano per la cura delle cardiopatie (entro l’anno avremo riscontri ufficiali)
– studio della liofilizzazione della pasta acida (madre), di cui l’Università Agraria di Pisa, (Biotecnologie Alimentari) ne detiene il brevetto.
– uno studio denominato Pane + Days, per il confezionamento in Atmosfera Modificata del pane toscano DOP che prolunga la sua conservabilità al fini dell’esportazione del prodotto al di là dei confini nazionali (cosa diversa dalla conservazione con alcol etilico che oggi troviamo sul mercato).
Fonte: Consorzio Pane Toscano DOP