Nel rapporto Ismea-Qualivita la Toscana registra un valore di produzione di 1,1 miliardi Siena in testa con 472 milioni. In attesa di capire quanti danni saranno provocati alla nostra economia dall`emergenza coronavirus, si può guardare con soddisfazione a quanto è stato fatto per consolidare il valore delle produzioni senesi e toscane.
Così riportano i dati del XVII Rapporto Ismea-Qualivita, in base al quale la Toscana si conferma prima regione del centro Italia per impatto economico delle filiere certificate, con una valore alla produzione di 1,1 miliardi di euro (+0,7%). E Siena si conferma ai vertici, prima nel settore vino, seconda dopo Grosseto nell`agroalimentare).
Il vino è il settore trainante, con 58 prodotti DOP IGP che generano 961 milioni di euro (lieve calo, -0,8%) che fanno della Toscana la seconda regione in Italia per impatto economico nel comparto. Guidano il settore Chianti (in buona crescita), Brunello di Montalcino e Chianti Classico, seguono Toscano, Bolgheri, Vino Nobile di Montepulciano e Morellino di Scansano; buone crescite per Bolgheri Sassicaia, Pomino, Bianco di Pitigliano. Fra le province guida Siena (472 milioni di euro), seguita da Firenze (203 milioni).
L`agroalimentare annovera 31 prodotti DOP IGP, per una produzione di circa 144 milioni di euro, con una crescita annua del +11,3 per cento. Il settore è trainato da Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP e l`Olio Toscano IGP, cui seguono Cantuccini Toscani IGP, Vitellone Bianco dell`Appennino Centrale IGP e Finocchiona IGP; buone tendenze anche per Cinta Senese DOP e Pane Toscano DOP. Fra le province guida Grosseto (41 milioni di euro) seguita da Siena (32 milioni), Firenze e Arezzo (19 milioni).
Fonte: La Nazione