Sull’agroalimentare di qualità DOP IGP il Veneto si impone come prima regione in Italia per per impatto economico delle filiere certificate, con valore della produzione che sfiora i 3,9 miliardi di euro e una crescita del +8,2% in un anno. La fotografia, dal 17° rapporto Ismea-Qualivita, è ricavata dai dati del 2018, mentre nel 2019 il settore primario, come è risaputo, ha subito una battuta d’arresto a livello nazionale.
Soprattutto nel comparto del vino il Veneto si impone, con le sole le etichette certificate che fatturano 3 miliardi e mezzo. Non a caso Treviso è prima provincia in assoluto nel panorama nazionale per impatto economico, con 1,7 miliardi di valore, grazie al Sistema Prosecco (702 milioni), Conegliano Valdobbiadene e Asolo, seguito dal Delle Venezie DOP, che abbraccia tutta la produzione regionale del Pinot Grigio. Verona con un miliardo e 80 milioni conquista il terzo posto nazionale grazie ad Amarone della Valpolicella DOP, Valpolicella Ripasso DOP e Soave DOP. È sempre per la viticoltura che la regione detiene anche il primato della crescita record di 294 milioni in un solo anno. Nella top 20 delle province italiane anche Vicenza, Padova e Venezia.
Il Rapporto Ismea-Qualivita calcola che, oltre al vino, fra gli altri 36 prodotti agroalimentari veneti, che insieme valgono 397 milioni di euro, primeggiano i formaggi Grana Padano DOP, Asiago DOP, Montasio DOP, Piave DOP. Nel food è in testa la provincia Vicenza, seguita da Verona e Padova.
Fonte: Il Mattino – Padova