Il settore degli oli di oliva italiani è presentato nel report “Frantoio Italia” realizzato dall’ICQRF sulla base dei dati aggiornati al 15 marzo 2020 riportati nei registri telematici dell’olio: gli operatori presi in esame, e sui quali ricade l’obbligo della tenuta dei registri, ammontano a 24.217, con un totale 26.322 stabilimenti attivi. La quantità di olio detenuta nel Paese è di 371.979 tonnellate, di cui 349.717 tonnellate di prodotto sfuso
LA SITUAZIONE IN SINTESI
Lo stock di Olio detenuto in Italia il 15 marzo 2020 ammonta a 371.979 tonnellate, di cui il 69,1% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva (EVO). Nell’ambito dell’olio EVO, il 65,8% (169.132 t) è di origine italiana mentre il 9,9% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE (appena 5.873 t) e di oli blend (5.140 t).
DOVE SI TROVA FISICAMENTE L’OLIO IN ITALIA?
Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (58%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (40,2% e 10,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,5% delle giacenze nella provincia di Bari e l’10,4% in quella di Barletta-Andria-Trani.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: in sole 10 province si concentra oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia. Tra queste troviamo 5 province del centro nord: Perugia, Imperia, Lucca, Firenze e Siena. La provincia di Barletta-Andria-Trani, storico bacino produttivo dell’olivicoltura italiana, con 38.551 tonnellate di olio, è seconda dopo la provincia di Bari.
QUALI OLI IN “FRANTOIO ITALIA”?
Nonostante il gran numero di DOP IGP presenti (47), su un totale di 21,5 milioni di litri di olio in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 53,7% e le prime 20 denominazioni il 97,3% del totale delle DO in giacenza.
Nel complesso l’olio a DOP IGP in giacenza è pari al 5,3% del totale presente in Italia e costituisce il 7,7% dell’olio EVO stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 43.397 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,8%). È un dato rilevante in quanto l’EVO Bio costituisce il 17,5% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.
VARIAZIONI IN GIACENZA RISPETTO AL 15 MARZO 2019
Rispetto allo stesso periodo del 2019, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 31,3%. Tale differenza è da attribuire prevalentemente alle variazioni di giacenza dell’olio EVO in generale e di quello italiano, in particolare. Infatti, rispetto al 15 marzo 2019, lo stock di olio EVO italiano è maggiore per una quantità pari a oltre 57mila tonnellate (+51,5%).
Da evidenziare gli incrementi delle giacenze di olio di sansa di oliva (+44,0%), di olio di oliva lampante (+31,4%) e di olio vergine di oliva (+69,0%).
Molto elevata rispetto alla stagione di molitura e all’anno precedente la giacenza di olio in attesa di classificazione (+57,0%).
Fonte: ICQRF