La Dop economy rappresenta un pilastro fondamentale dell’eccellenza agroalimentare italiana, con un impatto economico che va ben oltre il semplice valore commerciale. Questo sistema genera un valore produttivo di 20 miliardi di euro, per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.
Il Sistema della Dop economy
Il termine “Dop economy” è stato introdotto nel 2018 nel XVI Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP e STG. Questa definizione evidenzia come i prodotti a denominazione d’origine protetta non rappresentino solamente un’eccellenza gastronomica, ma costituiscano un vero e proprio motore di crescita culturale, turistica e sociale per i territori italiani.
La forza di questo sistema economico risiede nella sua capacità di integrare valori condivisi come origine, autenticità, sicurezza, tradizione e sostenibilità ambientale. Non si tratta semplicemente di un modello commerciale, ma di una filosofia produttiva che valorizza il patrimonio culturale italiano e le sue radici territoriali, creando un ponte tra passato e futuro. Il riconoscimento del termine “Dop economy” nel Vocabolario Treccani conferma l’importanza culturale di questo concetto per l’identità nazionale italiana.
Dal rapporto Qualivita Ismea possiamo vedere che sono attualmente 3193 i prodotti registrati nei Paesi europei. L’Italia, con 856 prodotti DOP, IGP, STG agroalimentari e vitivinicoli, si conferma il primo Paese. Ecco cosa stanno ad indicare le sigle.
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Conferenza FAO: prospettive mondiali sulle Indicazioni Geografiche
Recentemente, la FAO ha organizzato una conferenza sulle prospettive mondiali delle Indicazioni Geografiche, in collaborazione con Origin Italia e Fondazione Qualivita. Questo evento ha visto la partecipazione di 400 delegati da 47 paesi, evidenziando l’interesse crescente per il modello italiano di tutela e promozione dei prodotti DOP e IGP. La conferenza ha messo in luce come le Indicazioni Geografiche possano essere strumenti efficaci per lo sviluppo economico dei territori, soprattutto in aree rurali e periferiche.
Un modello per il futuro
La Dop economy rappresenta non solo una forza economica significativa per l’Italia, ma anche un modello per altre Paesi che cercano di proteggere prodotti tradizionali promuovendo contemporaneamente lo sviluppo rurale. Il successo di questo sistema risiede nel suo approccio olistico, che riconosce l’interconnessione tra fattori economici, culturali e ambientali nella produzione alimentare.
L’integrazione delle preoccupazioni sulla sostenibilità nelle discussioni sulle Indicazioni Geografiche riflette un’importante evoluzione nella percezione di questi prodotti.
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Fonte: Sala&Cucina.it